La scritta Insubrika ricoperta e le serrature di ingresso cambiate: è quanto hanno trovato questa mattina gli addetti di Insubrika Nuoto che ieri non avevano ottemperato all’ordinanza che ingiunge di lasciare libero l’impianto per l’avvio della nuova gestione da parte della società Equipe. Il presidente Paolo Preti ha pertanto parlato all’esterno della piscina per esprimere la sua amarezza e annunciare una battaglia legale. Ha ricordato che il Consiglio di Stato ha riconosciuto l’urgenza della questione fissando già per il prossimo 7 giugno la trattazione del ricorso presentato avverso la decisione del Tar, giustificando così la richiesta di sospensione dell’ordinanza di divieto di accesso a Insubrika. Ha aggiunto che all’interno della struttura c’è una grande quantità di attrezzature di proprietà della società, documenti di natura fiscale, somme in contanti e che la mancata voltura delle utenze potrebbe causare gravi conseguenze. All’esposto già inoltrato alla Procura faranno seguito da parte di Insubrika altre azioni legali di denuncia e querela nei confronti del Comune per il riconoscimento dei propri diritti.
Nella foto gli addetti di Insubrika all’esterno della piscina, dove sono state coperte le scritte con il nome della società e cambiate le serrature.