ALLARME PONTE: ORDINANZE URGENTI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

ALLARME PONTE: ORDINANZE URGENTI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Alcuni giorni fa il presidente del Quartiere Est Ettore Francioli aveva lanciato l’allarme secondo il quale il ponte di via San Giovanni Bosco, via di collegamento essenziale e di grande transito per la viabilità cittadina,  dal 2020 non è a norma con le regole di sicurezza.  Precisava che nel 2019 il Comune aveva affidato a uno studio di ingegneria una verifica di sicurezza e che dalla relazione emersa  firmata dall’ingegner Fabio Torri, il ponte che collega Intra con la collina (Zoverallo, Arizzano, Vignone, Bee e Premeno) risultava non rispettare le NTC – Norme Tecniche per la Costruzione –  entrate in vigore dal 2018 e si imponevano di conseguenza limitazioni al transito dei mezzi pesanti. Questa mattina ad una conferenza stampa convocata dal sindaco Giandomenico Albertella è stato fatto il punto della situazione, presenti gli assessori Massimo Manzini, Daniele Capra. Mattia Tacchini, la funzionaria del Comune Noemi Comola, il comandante della Polizia Municipale Andrea Cabassa, gli ingegneri Fabio e Stefano Torri.

Albertella ha riferito che della relazione datata 11 maggio 2020 contenente i risultati delle analisi di vulnerabilità e delle verifiche svolte sugli elementi strutturali relative al Ponte San Giovanni, è venuto a conoscenza solo lo scorso giovedì in seguito a ragguagli in corso: La situazione può in effetti suscitare allarme nella popolazione e le conclusioni sulla portata limitata lasciano stupefatti. Di fatto però non è seguita nell’ultimo quinquennio nessuna progettazione e la relazione è rimasta nel cassetto con le relative esigenze di sicurezza. Ciascuno ne tragga le proprie considerazioni.

Ora l’amministrazione intende porre come priorità assoluta proprio le esigenze di sicurezza, da cui derivano provvedimenti urgenti e ordinanze con decorrenza immediata.  Una prima conseguenza sono le limitazioni da imporre per regolamentare il traffico, che non interessano il transito leggero ma i mezzi pesanti, con limite di passaggio alla massa di 20 tonnellate e comunque transito limitato ad un mezzo alla volta, per cui sono allo studio restringimenti che impongano il rispetto di questo transito alternativo limitato.  Poichè il traffico pesante giunge soprattutto da Possaccio, quello uscente dalla ex cartiera viene deviato obbligatoriamente in direzione di Trobaso e può scendere verso il ponte solo quello che non lo attraversa ma sale verso la collina.    Si tratta poi di avviare la procedura che porterà al necessario intervento di consolidamento (spesa prevista 2,5/3 milioni di euro per cui trovare il finanziamento), a partire dal progetto esecutivo che richiede almeno un paio di mesi per proseguire poi con le fasi successive fino all’appalto dell’opera.

 

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