ALL’ISE IL CONVEGNO SUI LIVELLI DEL LAGO MAGGIORE. VERSO UN CONFRONTO ALLARGATO E NUOVE SOLUZIONI PER RISOLVERE IL PROBLEMA

ALL’ISE IL CONVEGNO SUI LIVELLI DEL LAGO MAGGIORE. VERSO UN CONFRONTO ALLARGATO E NUOVE SOLUZIONI PER RISOLVERE IL PROBLEMA

Il convegno svoltosi all’Ise del Cnr di Pallanza sulla regolazione dei livelli del Lago Maggiore ha dimostrato una volta di più, ove ce ne fosse ancora bisogno, la complessità del problema,  con l’auspicio di avere fatto un passo positivo per conciliare i contrapposti interessi in gioco, condividendo il problema anche con la Svizzera. All’incontro introdotto dalla direttrice dell’istituto Marima Manca erano presenti amministratori dei Comuni del lago e tra essi il sindaco Silvia Marchionini ha ricordato  i danni al turismo e le altre conseguenze negative prodotte dal progetto di innalzamento del lago, mentre manca il confronto con il Consorzio del Ticino ed occorre rivedere la gestione della diga della Miorina, anche in accordo con gli amministratori elvetici.  I problemi esistenti sono stati confermati da Marco Zacchera e Alcide Calderoni della Commissione italo-elvetica per la pesca, mentre francesco Puma segretario dell’Autorità di bacino del fiume Po ha convenuto sulla necessità di una nuova contrattazione per il livello delle acque sulla base delle varie esigenze.  Da Laurent Filippini del Canton Ticino è giunta richiesta di partecipazione elvetica al confronto e di creazione di una governance internazionale per i controlli. Disponibilità alla collaborazione è giunta anche dal presidente della Provincia, Stefano Costa.    L’onorevole Enrico Borghi  ha tratto le conclusioni di una positiva apertura al confronto  che deve essere aperto a tutte le parti in causa, compreso il Cnr,  tenendo nella dovuta considerazione le esigenze del turismo e deve allargarsi alla  Svizzera. Ha aggiunto che le istanze emergenti saranno  portate in sede governativa.

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