AMICI DEGLI ANIMALI: DALL'AMMINISTRAZIONE SULLA SITUAZIONE AL CANILE DEMAGOGIA E IPOCRISIA

Comune, Amici degli Animali, società Adigest attorno al tavolo nelle scorse settimane, ma la polemica non si placa.

Non tarda a giungere la risposta degli Amici degli Animali alla nota con cui l’Amministrazione comunale mira a smorzare i toni della polemica a proposito del canile, descrivendo una situazione che si va normalizzando con la nuova gestione e in cui i volontari trovano il giusto spazio si collaborazione.   Per amore di verità e non certo per spirito polemico,  la presidente dell’associazione Loredana Brizio definisce tale nota infarcita da demagogia e ipocrisia. Nel suo contenuto vengono rilevate inesattezze subdole, alle quali quali risponde con un lungo comunicato per far conoscere ai cittadini come secondo l’associazione l’attuale situazione si è creata e come tuttora si presenta, ribadendo l’illegittimità della determina dirigenziale con cui la gestione del canile è stata affidata alla società Adigest:

Preliminarmente, è bene precisare che l’Associazione ha raccolto oltre 3000 firme da parte di cittadini che certamente non intendevano dire quanto l’amministrazione comunale afferma nella nota, bensì avevano sottoscritto un documento, rivolto al Sindaco, il cui contenuto era chiaro e più precisamente si chiedeva la  revoca della determina dirigenziale, stante la sua palese illegittimità. Chi ha firmato ha ben letto cosa sottoscriveva, evidentemente l’Amministrazione oltre a non rispettare la volontà dei cittadini non sa leggere visto che i documenti consegnati riportavano il testo.. 

Spiego perché: non è stata fatta una regolare assegnazione sulla base delle normative vigenti in quanto è stata interpellata soltanto una società privata, escludendo di fatto l’Associazione Amici degli Animali Onlus che per decenni aveva gestito con successo il canile di Verbania, violando così palesemente il diritto di prelazione che spettava all’associazione medesima. A questo punto è bene chiedersi il motivo di tale decisione: politica? sociale? economica? a beneficio dei cani? Che si può rispondere a questa grave irregolarità? Forse i verbanesi avranno già dedotto le logiche considerazioni…

Inoltre, il Comune non ha neppure interpellato i Comuni associati, i quali pure avevano ed hanno voce in capitolo. Infine, l’affidamento è stato fatto interpellando una sola società, di capitali, la quale ha applicato il ribasso d’asta del 2% sulla somma indicata dal bando di 60.000 euro pari a  58.800 euro più Iva (le onlus non pagano Iva).

Ma a questo punto sarebbe interessante sapere come l’amministrazione potrà versare quanto la società Adigest pretenderà per il mantenimento dei cani, in aggiunta alla somma sopra indicata, non prevista dal bando, che alla fine risulterà quadruplicata.  Nella determina che ha approvato il bando , la 1277 del 2013, era chiaramente indicato che unica somma annuale che sarebbe stata versata dal comune alla Società sarebbe stata i 60.000 euro Iva esclusa. Il resto veniva considerato rischio di impresa,  dunquec a carico del gestore. Nulla di più. Questi denari escono dalle tasche dei verbanesi e degli altri Comuni associati ed è pure per questo motivo che l’Associazione di volontari composta da verbanesi, si sta battendo per evitarlo. E’ bene precisare che l’Associazione gestiva il canile ottimamente con circa 95.000 euro annui,  con cui sosteneva il costo dei tre dipendenti, accollandosi tutte le altre spese di mantenimento dei circa 60 cani mediamente presenti e di quelli di sanitario, mantenimento struttura, utenze, medicinali, ecc. senza null’altro ottenere dal Comune.

E’ vero che l’Associazione ha libero accesso al canile, e per fortuna direi, in quanto i volontari possono così supplire alle costanti carenze del gestore, occupandosi dell’alimentazione dei cani e della somministrazione dei farmaci, ovviamente a spese nostre. Parole in libertà di uno scriba che getta sabbia negli occhi di chi legge quelle riferite “a segnali di un cambio gestionale che hanno migliorato, senza dubbio, le condizioni igieniche ed organizzative del canile, a vantaggio, appunto, degli ospiti a 4 zampe”.  Ma di che cosa stiamo parlando?

Punto primo. Dopo un mese,  solo oggi è giunto il cibo umido per cani. da aggiungere alle crocchette inviate dopo una settimana. In questo mese i cani hanno continuato a mangiare e secondo voi chi li ha nutriti, se non l’Associazione?       Punto secondo. L’auto con cui si deve procedere al recupero dei cani abbandonati, che deve rispettare determinate procedure, non è idonea, tanto è vero che è intervenuta l’Asl, che ne ha impedito l’utilizzo. L’Associazione ha un mezzo idoneo e approvato e ha messo a disposizione dei dipendenti la tuta anti morso e i guanti , cosa che non ha fatto Adigest. E parliamo di professionalità e competenza?        Punto terzo. Vorrei capire, come è possibile ritenere che vi sia stato un cambio gestionale tale da aver migliorato il canile, quando i funzionari Adigest vi accedono per un giorno e mezzo alla settimana, trattenendosi per 6-7 ore al massimo, senza attuare alcuna attività organizzativa diversa da quella impostata dall’associazione fino  al 30 giugno.        Punto quarto. La gestione del canile è nelle mani dei dipendenti, istruiti e formati dall’Associazione, i quali, con l’ausilio dei volontari si comportano esattamente come in passato, igiene ed organizzazione compresa. L’Associazione a sue spese ogni mese ha garantito la presenza di un vero veterinario comportamentalista.  Adigest non ha garantito fino ad ora né veterinario, né comportamentalista limitandosi alla presenza di un dipendente sui due presenti un giorno e mezzo alla settimana, che ha fatto un semplice corso di educatore cinofilo di tre mesi e senza laurea in veterinaria.

Ricordo che il canile essendo anche sanitario è stato costantemente visitato dalla Asl per le microcippature e la verifica dei cani catturati fino al decimo giorno e dall’ambulatorio veterinario associato del  dottor Mancini convenzionato non con l’Associazione ma con il Comune . Nessuno ha mai sollevato appunti sulla pulizia e organizzazione, appunti che a loro sarebbero spettati per ufficio.   E quindi perché l’Amministrazione si ostina a dire il contrario? Lo scopo?  Gli unici a non aver mai visitato e controllato il canile sono proprio stati i funzionari comunali. Lo hanno scoperto e visitato addirittura tre volte in due settimane sempre e solo in concomitanza della presenza di Adigest, chissa perché. Tutte le persone che frequentavano e frequentano il canile hanno sempre lodato l’organizzazione e la pulizia, per cui non si comprende quale miglioramento sia stato  apportato dalla nuova gestione.

Sempre per amore di verità, è bene precisare che l’Associazione ha sempre operato con l’obiettivo di incentivare le adozioni e scoraggiare gli abbandoni. Infatti, dal gennaio a giugno sono stati fatti adottare con successo oltre 60 cani, così il trend è proseguito anche per il mese di luglio, grazie all’Associazione, unica legittimata ad occuparsi delle adozioni.

Cari verbanesi, facciamoci tre domande. Qual’era l’interesse della onlus? Di certo non tenere i cani nel canile ma incentivare le adozioni, per ridurre le spese. Qual’è l’interesse di una società privata come Adigest, che invece deve ricevere un compenso per ogni cane che resta nel canile secondo quanto concordato illegittimamente con l’amministrazione e non previsto nel bando?  Terza domanda, cari verbanesi, chi ci guadagna a far gestire il canile dalla onlus e chi ci guadagna a farlo gestire da una società privata?

Ai posteri l’ardua sentenza…. Anzi al giudice.

Vi è poi da rilevare che, nonostante le denigrazioni poste in essere per fini strumentali, la gente continua ad apprezzare l’Associazione Amici degli Animali ed il suo spirito sociale, tanto è vero che continuano ad effettuare donazioni di cibo, di coperte e di quanto necessita,  così come dimostrano solidarietà nella partecipazione ai banchetti benefici che vengono allestiti nelle piazze per raccogliere fondi per i nostri cani. Chi trovate ai banchetti o in canile, che piova o che vi sia il sole, se non i volontari? Per concludere, cari verbanesi, vi assicuro che vigileremo ovvero … non molleremo l’osso… a vantaggio dei cittadini onesti e contro le speculazioni personali camuffate.

  1. Punto primo: possiamo vedere i bilanci del canile degli ultimi 10 anni?
    Punto secondo: il Bando era aperto a tutti, perché gli amici del canile non hanno partecipato?
    Punto terzo: il vostro amico Sindaco Zacchera ha indetto il bando, perché evidentemente la situazione andava regolarizzata- perché non avete protestato allora? Questa polemica é strumentale
    Punto quarto: é vero che al canile la comunitá verbanese manteneva anche cani che non dovevano stare lì?
    Punto quinto: é vero che un cane randagio di fuori Verrbania costa 10 euro al giorno? Sarebbe una cifra pazzesca, che cosa deve dire una famiglia in difficoltá? La mandiamo al canile?
    Punto sesto: ci sono molti verbanesi che non ne possono più di sentir parlare di voi: fate ricorso, visto che Brizio é avvocato, così potete vedere accolte le vostre ragioni – se le avete
    Verbania ha problemi grossissimi , MA NON QUESTO

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  2. risposte a Lino
    Evidentemente Lino non è non al corrente ,perchè non si documenta prima di polemizzare?.
    Punto primo : i bilanci sono tutti depositati in comune, chieda l’ultimo bilancio depositato 2013 e troverà molte risposte.
    Punto secondo : non si è partecipato al bando perchè confuso e le domande rivolte al Dirigente per iscritto per poter partecipare non hanno avuto risposta e questo vale anche per Adigest che allora non ha partecipato:Perchè ora sì con trattativa privata, se lo chiede Lino?
    Punto terzo : il bando era da sempre richiesto e necessario , ma doveva essere regolare.L’amicizia con Zacchera non c’entra nulla ,Lino questo è il solito commento inutile e fuorviante.
    Punto quarto : Lino si legga il bando, si legga e confronti le risposte della Associazione e avrà le risposte.
    Punto quinto : I cani non sono mai costati con l’Associazione 10 € . Solo per i cani sfuggiti ai proprietari e recuperati per richiesta delle forze dell’ordine.Tutti gli altri nessuno escluso sono stati mantenuti a spese della sola Associazione, legga il bilancio depositato in comune.Ma perchè ora Adigest chiede 7,5 € fuori bando, se lo chiede Lino?Lo trova giusto,corretto,regolare?
    Punto sesto : non solo si ricorre ma interverrà anche il Giudice .
    Punto settimo : il canile è anche sanitario ed è un problema di tutti o Lino preferisce trovarsi di fronte ad un gruppo di randagi pericolosi per sè e i bambini o peggio cani liberi provenienti dall’Est o dal Sud portatori di malattie prima debellate?
    Come vede Lino il Canile è un problema ma anche un presidio per la salute e sicurezza pubblica , non si parla solo della qualità della vita dei cani pur importante.
    I volontari si preccupano dei cani e li mantengono.
    I Comuni associati a Verbania pagano per la sicurezza e per la salute pubblica.
    Lo stato che ci costa oltre il 70% reale ,si preoccupi della salute e del benessere di tutti i cittadini invece di sperperare i nostri e i suoi soldi Lino.

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