ANCHE IN SEDE LOCALE REAZIONI ALLE DICHIARAZIONI DEL SOTTOSEGRETARIO DEL MASTRO

ANCHE IN SEDE LOCALE REAZIONI ALLE DICHIARAZIONI DEL SOTTOSEGRETARIO DEL MASTRO

Non mancano di suscitare reazioni anche in sede locale le ultime dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro Delle Vedove sul trattamento dei detenuti. Parlando di una nuova auto per il loro trasporto, ha detto essere per lui motivo di intima gioia  far sapere ai cittadini come noi sappiamo trattare e incalziamo chi sta dietro quel vetro e non lo lasciamo respirare.   Le  “spiegazioni”  dello stesso Del Mastro e della premier Meloni non hanno certo ridotto la gravità di queste parole e ora, dopo che le Camere Penali del Piemonte e della Val D’Aosta hanno chiesto a chi di competenza di  revocare ogni incarico all’interno del Ministero della Giustizia all’onorevole Del Mastro, interviene anche l’avvocato Gabriele Pipicelli presidente della Camera Penale di Verbania. Ritengo sia dovere di ogni avvocato – dichiara – attivarsi in ogni sede perché la presunzione d’innocenza costituzionalmente garantita sia tale in ogni fase del procedimento prima e del processo poi. E in ogni caso, e anche al condannato allorquando la libertà venga limitata, non possa prescindersi dal rispetto della dignità della persona quale valore prioritario, valore che sovente il nostro sistema carcerario viola. E aggiunge: Chi riveste un ruolo così importante nel dicastero della Giustizia non può e non deve permettersi di enunciare pensieri evidentemente così radicati da non poter essere tenuti a freno, contrari ai principi cardine del nostro ordinamento che, come noto, prevede il rispetto della dignità delle persone denute alla pari di tutte.

Si ricorda anche che lo stesso Del Mastro è stato il luglio scorso al centro delle polemiche proprio a Verbania nell’intervento quale oratore alla cerimonia di giuramento sul lungolago di Pallanza di 300 allievi della Scuola di Polizia Penitenziaria,  suscitando  tra gli allievi stessi cori di impronta fascista (definiti di mussoliniana memoria in una interrogazione di Matteo Renzi  denunciando il tentativo di associare le forze armate e di polizia, dedite e leali ai valori della Costituzione, a una delle pagine più buie della storia italiana.).  Precisamente dopo un enfatico discorso Delmastro aveva urlato la domanda Chi sono i migliori? per eccitare gli agenti alla risposta Noi, noi, noi, i migliori siamo noi.   Già sulla piazza i toni dell’intervento erano stati oggetto di osservazioni e riserve e non era mancato chi li aveva trovati decisamente fuori luogo ancor più in un momento particolarmente delicato per la vita carceraria. Erano seguiti altri rilievi critici su organi di stampa nazionali.

NELLA FOTO  il sottosegretario Del Mastro passa in rassegna gli allievi schierati alla cerimonia di Verbania

  1. Stiamo attraversando un periodo buio della nostra Democrazia. Ricordando chi è morto e si è sacrificato per ottenerla dovremmo tutti fare un esame di coscienza. Una classe politica inadeguata a rappresentarci è la peggiore espressione rispetto la Costituzione che tanto faticosamene i nostri Padri hanno saputo regalarci.

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