ANCHE NEL VCO CAMPAGNA REFERENDARIA CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

ANCHE NEL VCO CAMPAGNA REFERENDARIA CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Ha preso il via la nuova campagna referendaria che segue quella appena conclusa da CGIL contro i licenziamenti illegittimi, contro il precariato e per tutelare salute e sicurezza dei lavoratori delle aziende coinvolte nelle catene di appalti e subappalti.  Ora è possibile firmare anche nel Vco per abrogare l’autonomia differenziata divenuta legge nelle scorse settimane. Il comitato promotore è composto da CGIL, UIL, ANPI, LIBERA, PD, M5S, AVS, IV, +EUR e altre sigle della società civile e cattolica.  La Legge Calderoli  – si legge negli scopi dell’iniziativa –  va abrogata perché aumenterà i divari territoriali e peggiorerà le già insopportabili diseguaglianze sociali, a danno di tutta la collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne. L’autonomia differenziata infatti divide il paese, impoverisce il lavoro, colpisce la sicurezza, smantella l’istruzione pubblica, privatizza la salute, demolisce il welfare universalistico, frena lo sviluppo e frammenta le politiche ambientali. Nella prima giornata di raccolta i banchetti si sono tenuti a Novara, Domodossola e alla Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce durante un evento che ha convogliato un centinaio di persone, soprattutto giovani. A Verbania si raccoglieranno ancora firme sabato 3 agosto in piazza San Vittore.
  1. ovviamente andrò a votare…contro i referendum!

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    • Cioè contro quello abrogativo, votando NO? Come direbbe il buon Michele Mirabella, ne hai facoltà.

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      • Sono vent’anni che aspetto una riforma del genere. Non posso permettere che qualche corporativista assistenzialista mandi tutto all’aria. Mi dispiace anche che il tuo Renzi abbia scelto di stare con questo PD. Lui che ha tentato riforme costituzionali che io ho anche votato. Ed ora vuole il campo super largo con elly, pochette e fratobonelli. E pensare che la riforma del Titolo V l’ha fatta la sinistra…

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        • Mah, vedremo….

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          • Quali sono i tuoi dubbi? Parliamone nello specifico

          • Gli stessi espressi dall’ utente/commentatore poco sotto. Se la riforma del Titolo V della Costituzione targata sinistra non ha funzionato a dovere, siamo sicuri che questa targata destra funzionerà? Non vorrei che finisca come per le province, lasciate nel guado, nel più totale disinteresse, di destra e sinistra.

  2. Thomas Turbato 22 Luglio 2024, 15:23

    Speriamo in questa riforma, anche se la vedo dura.

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  3. Oracolo di Intra 22 Luglio 2024, 19:16

    Che vantaggi vedi per noi Piemontesi in questa autonomia differenziata Roby?

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    • Perché solo per noi piemontesi? Le regioni che vogliono avere più competenze, solo se vogliono, possono richiedere di gestirle. Poi i modi e i tempi sono dettati dalla normativa, ma il concetto è che ciascuna regione si assuma le proprie responsabilità, ovviamente salvaguardando i livelli minimi di servizi. Perché non provarci? Per lasciare ai capibastone attuali di Puglia e Campania il dominio e lo sperpero dei nostri soldi? Ma anche no! Il Piemonte non saprebbe gestire alcuni servizi meglio dello Stato? Altre regioni del sud non saprebbero farlo? Servono sempre i residui fiscali del nord per arrabattarsi o foraggiare il clientelismo? se è così allora vota al referendum. Liberissimo

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      • No, Robi, anche i Governatori di Calabria e Sicilia non sono d’ accordo con l’ autonomia differenziata. E parliamo di 2 regioni governate dal centrodestra.

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        • Non è proprio così. Un conto è chiedere un referendum per pura presa di posizione ideologica. Altro è criticare per migliorare. Non a caso ho nominato Campania e Puglia dove più che governatori sono reucci e masanielli a cui la “roba” di verghiana memoria non glie la puoi levare, anche se non è stata guadagnata.

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          • Nemmeno io sono d’ accordo col “tutto sbagliato, tutto da rifare”, per dirla alla compianto Gino Bartali….

      • Se le cose non dovessero andare per il verso giusto, si potrà tornare indietro? Lo Stato controllerà il mantenimento del livello minimo dei servizi?

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  4. magari ci fosse davvero l’autonomia, questa è la solita montagna che ha partorito il topolino ed i soldi del nord continueranno ad affluire in meridione, alla faccia della lega e di tutti gli altri pagliacci, incapaci di difendere gli interessi di chi fa girare l’italia, ovvero i soliti sgobboni nordici! fanno tutti schifo!

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