Nuova fase della polemica tra Movimento 5 Stelle e candidata del centrosinistra Silvia Manchionini proprio nel giorno dell’arrivo in città di Beppe Grillo. Il Movimento in una lettera di “scuse” a proposito del “caso Alba” sollevato nei giorni scorsi (e di cui abbiamo ampiamente riferito), ammette l’errore (se di errore si tratta) avendo dato credito a numerose segnalazioni che avevano però un gran fondo di verità e dunque non false o volutamente tendenziose. Si riferisce quindi quanto emerso da un confronto con l’Assessore dell’epoca dei fatti: Abbiamo avuto conferma, la deliberazione di Giunta 85 del 22 luglio 1983 riporta che vi è stata una commissione disciplinare in seduta segreta composta dal Prefetto di Novara e da un Magistrato; tale commissione ha verificato che vi è stata una amministrazione superficiale soprattutto nella gestione del denaro contante definendo l’azione svolta con “leggerezza e negligenza” e per tali motivi ha convenuto di “condannare” la persona da noi citata con una sanzione disciplinare. La lettera dei 5 Stelle così conclude: Al lettore la libertà di giudicarci: o per aver sollevato la questione o per aver noi constatato e ritenuta inopportuna tale candidatura, A Verbania siamo più di 30.000 abitanti, possibile che non ci sia una trentina di persone (lo 0,1 per cento) che possano rappresentare la città senza una minima ombra nel loro passato? E’ questo il cambiamento prospettato da Marchionini? Ai posteri l’ardia sentenza.
La lettera di “scuse” così formulata non solo non placa la polemica, ma anzi la riaccende. Ecco infatti in un documento intitolato “Errare e’ umano perseverare e’…”, le considerazioni di Silvia Marchionini: Scuse pelose e inaccettabili quelle del movimento 2 stelle (non ne meritano di più) sulla questione di Giovanni Alba. Intanto non hanno sentito la necessità di scusarsi con l’assessore dell’epoca (oltre 30 anni fa!) e l’interessato. Non approfondire x sciatteria (una sanzione disciplinare e’ ben altro da una condanna penale), affidarsi alla diceria e far cosi’ crescere il venticello della calunnia che macchia una carriera lavorativa al servizio della comunità e’ uno dei mali della politica, da cui si candida dovrebbe tenersi alla larga! Non si capisce, pertanto, di fronte ad un simile comportamento, perché continuino a fregiarsi del titolo di ritenersi un esempio di quei valori che “vorremmo tutti avessero, quali etica e moralità”. Non si incomodino, questi baldi giovani, coscritti: sono comportamenti di cui ci onoriamo, senza pretendere il loro permesso.
Togliamo un’altra stella..squallido tentativo di inquinare la campagna elettorale. Infangare le persone ed ergersi a supremi giudici della morale pubblica. Ognuno controlli le proprie liste .. Controllare bene, mi raccomando