ANCORA INTERVENTI SULL’ASSETTO OSPEDALIERO DEL VCO

ANCORA INTERVENTI SULL’ASSETTO OSPEDALIERO DEL VCO
Continua a suscitare prese di posizione contrapposte la procedura annunciata dalla Regione Piemonte, con il presidente Alberto Cirio e il consigliere regionale del Vco Alberto Preioni, per arrivare alla ristrutturazione completa degli ospedali Castelli di Verbania e San Biagio di Domodossola, scegliendo così di destinare i fondi disponibili (?) agli interventi necessari per mantenere nel Vco due presidi ospedalieri completi di DEA.  Gli interventi e i comunicati che si susseguono testimoniano reazioni di segno diametralmente opposto e quanto politici e amministrazioni siano ancora divisi dopo decenni di discussioni sull’argomento, al punto che sembra di essere ancora al punto di partenza.  Per offrire ai lettori  la possibilità di ragionare e confrontare le varie posizioni che energono, continuiamo da parte nostra a pubblicare comunicati e note stampa che ci giungono sull’argomento.  Di seguito le parole di plauso alla Regione per avere trovato una sintesi per la riorganizzazione degli ospedali del Vco espresse dai consiglieri provinciali della Lega Salvini, Magda Verazzi e Ivan Rainoldi:
Abbiamo vissuto la fase pro ospedale unico, c’era quella propensione per mille ragioni, che però non è mai arrivata a un dunque. Da allora sono trascorsi 20 anni contraddistinti dalle divisioni e, più di recente, da una pandemia che ha sconvolto il mondo e gli scenari legati alla sanità. Oggi, alla luce di tutto ciò e alle conseguenze del Covid, consideriamo l’indirizzo della giunta regionale e la seguente ratifica in consiglio, un bene per il territorio del Vco: ringraziamo perciò tutti quelli che hanno lavorato in questa direzione, superando le difficoltà e le barriere di chi ha remato contro, il centrosinistra su tutti, anteponendo interessi politici alla salute dei cittadini. L’analisi odierna – prosegue il comunicato – non può non tenere conto di un territorio morfologicamente complesso, il nostro, che non è mai riuscito a fare sintesi né a esprimersi in maniera unitaria, allungando così i tempi delle scelte, ma che ora ha finalmente trovato una strada – largamente condivisa – da percorrere insieme. Non si perda l’occasione di ricevere 200 milioni di euro a fondo perduto dallo Stato. Grazie, dunque, al governatore Cirio, al capogruppo Lega Preioni e a tutti quelli che si sono rimboccati le maniche ascoltando le varie istanze provenienti dal Vco, per giungere a questo non facile obiettivo. Dopo vent’anni anni di parole l’auspicio, adesso, è che il tutto possa avvenire nel più breve tempo possibile e che le polemiche costruite ad arte abbiano fine una volta per tutte.
Di seguito ecco ora la nota critica che giunge per la segreteria regionale del Grande Nord Piemonte da Roberto De Magistris:

Il 2 dicembre 2021 in un comunicato stampa affermavo:  “Il VCO ha bisogno non di un ospedale di buon livello, ma di due” dichiarava a  fine ottobre con un comunicato stampa il senatore della Lega Salvini Enrico  Montani, che aggiungeva: “Cirio ha affermato che la nostra provincia si merita un  ospedale nuovo, moderno e d’avanguardia”. Sottolineava ancora Montani: ”Per  la sua particolare conformazione geografica il VCO ha bisogno non di uno bensì  di due ospedali di buon livello da integrarsi con le prestazioni offerte dal Madonna  del Popolo di Omegna”.  Per una volta nella vita sono d’accordo con Montani. E proseguivo: “Dopo la batosta alla Lega Salvini alle elezioni amministrative di Domodossola, dove il campanilismo Ossolano ben interpretato dal rieletto sindaco con  percentuali bulgare Pizzi, ha dimostrato ancora una volta quanto sia  fondamentale per la politica locale l’argomento sanità, meglio cambiare idea Eccoci di nuovo, come Salvini insegna, innanzi all’ennesima, ormai abituale,  capriola della Lega Salvini basata sull’imperativo del seguire il consenso a  prescindere dall’interesse dei cittadini. 

Sono vent’anni che i vari candidati prendono in giro gli elettori sulla questione inerente il riordino dei servizi sanitari del VCO, dopo il piano C.R.E.S.A, il piano  A.R.E.S.S e altri che non hanno un nome, siamo tornati al punto di partenza. Qualche malizioso, e non sono fra questi, potrebbe pensare che sfumati alcuni  interessi personali si azzerino vent’anni di chiacchiere e spese per inseguire il  consenso elettorale.  Si ricomincerà al prossimo turno elettorale, e intanto il Castelli peggiora a favore  del San Biagio, il Madonna del Popolo fa business, mentre i posti letto calano e  i servizi peggiorano e persiste il grave problema della carenza di medici,  argomento che determinerà il prossimo motivo di scontro.  Quindi con Grande Nord non abbiamo cambiato idea, continuo a pensare che nell’interesse degli utenti invece che dei candidati, si debbano migliorare i  nosocomi esistenti tenendo conto del numero degli utenti sia residenti sia turisti   cercando di evitare quei campanilismi generati e fomentati da politici senza  scrupoli.” 

La previsione che feci allora si è puntualmente avverata ed è ancora attuale, si  avvicinano le elezioni Regionali e si riparte con dichiarazioni, in perfetto stile  Preioni, di tutto e del suo contrario.  Ma anche stavolta le dichiarazioni del nostro rappresentante in Regione, che non  ha nella credibilità la sua maggiore caratteristica, dopo aver sostenuto a spada  tratta l’ospedale nuovo, naturalmente in Ossola, oggi ci dice:  “non chiudiamo gli ospedali, ma ne ricostruiamo due. Li rigeneriamo” a parte la considerazione sul fatto che il rigenerare o ricostruire non sono la  stessa cosa, ci piacerebbe sapere con quali fondi si realizzerebbero le opere,  dal momento che i fondi INPS sono sfumati e che l’assessore Icardi riferendosi  ai bilanci preventivi delle ASL afferma:  “Mi preparo a rispedirne indietro più d’uno” , visto che ad oggi non ne è stato approvato neppure uno e che bisogna ridurre le  spese per il 2023 per stare sotto i 450 milioni di disavanzo, visto che con un  deficit superiore al 5% del fondo regionale scatta il commissariamento. La considerazione è che la dichiarazione del consigliere possa classificarsi fra le  solite Preionate. 

 

Nelle foto Magda Verazzi e Roberto De Magistris

 

sindacati professioni sanitarie

  1. Un disastro dopo l’altro si potrebbe dire. Politici che pensano di “rigenerare” due ospedali e farci 150 posti letto in ognuno (oggi sono 110), con “solo” 200 milioni di euro; ingegnere (asl) che afferma che ristrutturare i due ospedali costa oggi 2550 euro al mq contro i 2800 euro di 2 anni fa indicati nel piani ires (ma non sono aumentati in questi anni i costi nell’edilizia? ci siamo accorti solo noi?); ristrutturati i 2 ospedali (tra i 6 e gli 8 anni), ci vorranno, a oggi, 50 milioni di euro per gli arredi e le attrezzature (i soldi sono stati stanziati? no). Quindi andremo a spendere almeno 250 milioni di euro per avere due “mezzi” ospedali che, a oggi, con in totale 80 posti letto in meno, conta una carenza spaventosa di personale (mancano “solo” 57 medici, e che nel bando appena fatto dall’asl se ne sono presentati 10 e solo 3 arruolati, a tempo determinato!!). Si augurano che tra 6/8 anni ci sarà la fila di medici volenterosi di entrare in un ospedale periferico, piccolo e senza tutti i reparti come in un ospedale moderno? L’idea di un ospedale unico, baricentrico di 250 posti letto, è l’unica che sta in piedi, l’unica che vorrebbero i medici e i professionisti che ci lavorano (ci sarà una ragione, non politica?), che non comporterebbe alcun disagio durante la costruzione agli utenti, che farebbe convergere li tutte le energie, che eviterebbe migliaia di spostamenti (di personale e pazienti) da un nosocomio all’altro perché così è oggi e così sarà in futuro con 2 strutture, che ridurrebbe la migrazione verso altre sedi perché una struttura nuova, unica, sarebbe sicuramente più efficiente, meno costosa per la manutenzione e per la gestione, e soprattutto vedrebbe tutti i reparti vicini insieme a medici e operatori professionali.

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    • Senza dimenticare il triste fenomeno del precariato dei gettonisti….

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    • ma signora, lei si rende conto che siamo in italia e soprattutto in un territorio dove vige perfidia, odio, atavico campanilismo: come già detto l’unica possibilità sarebbe il giusto annientamento di un territorio e di una popolazione indegni!

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    • Sig. Ra Cristina, ci aggiorniamo alle prossime elezioni regionali. Se, non sia mai, vincerà il centro sinistra e farà l’ospedale unico mi mangerò l’intera collezione di camicie che ho a casa… Con colletto rigido compreso. Saluti.

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      • Oramai, a destra e a manca, nulla cambia….

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        • Le do ragione… I migliori politici sono quelli che non fanno politica per il potere ma per il bene comune. Chiunque siano. La sinistra critica il governo per scelte che avrebbe dovuto fare la sinistra stessa i decenni che ha non-governato. La destra non fa le politiche che aveva promesso in campagna elettorale specie sull’immigrazione e sulla sicurezza. Purtroppo è una situazione che porta a dire che è assolutamente inutile votare per credo politico.

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          • la solita realpolitik: prima all’opposizione tutti belligeranti, poi al governo tutti accondiscendenti.

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