ANCORA POLEMICHE PER LA GESTIONE DELLA PISCINA COMUNALE

ANCORA POLEMICHE PER LA GESTIONE DELLA PISCINA COMUNALE

La gestione della piscina comunale continua a suscitare polemiche, per le quali il nuovo gestore ha già avuto modo di manifestare il proprio disappunto.  Ora ad intervenire ancora è Stefania Minore, consigliere comunale del Grande Nord, in seguito a segnalazioni ricevute sull’argomento per le quali ha presentato due interpellanze relative ai prezzi e alla situazione dei lavoratori. Ecco il comunicato:

Per  l’elevata temperatura degli ambienti e dell’acqua che superava i trenta gradi ( temperature troppo alte sono pericolose e malsane), è già intervenuta l’Asl a riportare la normalità settimana scorsa. Altra segnalazione è arrivata su alcuni lavori nella struttura eseguiti senza regolare comunicazione, per i quali ho richiesto verifica agli uffici. Si tratterebbe della demolizione di una parete e la creazione di una palestra con eliminazione di un’uscita di sicurezza: un sopralluogo è stato fatto venerdì scorso, vedremo gli esiti. Per quanto riguarda il resto delle segnalazioni, ho presentato due interpellanze, poiché sono stati aumentati i prezzi per tutte le categorie che vanno dai pensionati, alle forze dell’ordine, oltre ad aver inserito il pagamento per neonati da zero a tre anni e disabili, per queste categorie l’ingresso prima era gratuito. Sono stati eliminati gli abbonamenti mensili, molto convenienti per pensionati e persone che necessitano del nuoto per la riabilitazione ed è stata fatta riversare la quota d’iscrizione di € 25, anche a chi l’aveva già versata a settembre. Con l’interpellanza si chiede al Sindaco di intervenire per riportare il prezzario precedente stabilito dalla convenzione fra gestore e comune. La seconda interpellanza intende tutelare i lavoratori che si sono visti cambiare il regolare contratto di quaranta ore in semplice collaborazione sportiva, senza tutele. Attualmente ci sono più di seicento iscritti ed è impensabile che non vi sia vigilanza e sorveglianza, come la normativa richiede. Come tutti sanno, i rapporti di collaborazione sportiva sono occasionali e saltuari e non prevedono la subordinazione nei confronti di un potenziale gestore. Si chiede all’ente di vigilare dal momento che la struttura è pubblica e il gestore non paga ne’ l’affitto, ne’ le utenze e questi comportamenti sono maggiormente ingiustificati.

 

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