APPELLO DI NOBILI A STATO E REGIONE: PROVINCIA AL COLLASSO. TAGLI INSOSTENIBILI, IMPOSSIBILE EROGARE SERVIZI

Massimo Nobili

Grido di allarme del presidente della Provincia Massimo Nobili, che va a unirsi a quello dei colleghi che nel resto del Piemonte si trovano a gestire una situazione ormai insostenibile.  La situazione  – dichiara Nobili – è ormai al limite della sostenibilità e la prova evidente è lo stato in cui versano i 600 chilometri delle strade provinciali in quest’estate, quando le piogge hanno fatto crescere a dismisura il verde infestante. Ed è stata una fortuna che le forti perturbazioni degli scorsi giorni non abbiamo provocato danni ulteriori, perché di risorse accantonate per il pronto intervento ve ne sono poche, mentre nulli sono i fondi per incaricare le ditte dello sfalcio del verde e della pulizia delle cunette: quello che la Provincia può fare, lo fa direttamente con i suoi cantonieri. Non possiamo che appellarci alla collaborazione delle Amministrazioni comunali, che già in qualche caso sono intervenute sopperendo alla Provincia, con squadre di loro operai e volontari. Ma la carenza di risorse per la pulizia del verde e solo un anticipo di quello che ci aspetta con il cambio di stagione, perché davvero al momento non sappiamo come poter affrontare il problema dello sgombero neve e della salatura delle strade. La nostra Provincia, che ha richiesto l’accesso alle procedure di riequilibrio perché incapace nel far fronte ai tagli decisi dal Governo Monti e poi mantenuti da quelli che sono seguiti , non potrà andare avanti per molto nel garantire il livello di servizi a cui siamo abituati. In ambito di trasporto pubblico. Speriamo di poter mantenere il servizio pullman al sabato per gli studenti del liceo artistico di Omegna e per l’Istituto Cobianchi di Verbania, gli unici che hanno lezioni sei giorni alla settimana. Subiamo di fattole conseguenze di una riforma che si è voluta in modo piuttosto populista  applicare a tutti i costi, pur sapendo che in realtà il problema si sarebbe solo spostato e non risolto. Siamo in una fase di predissesto e non per cause di cattiva amministrazione, ma per i tagli che dall’alto ci sono caduti addosso senza minimamente considerare l’effetto che ciò avrebbe avuto sui territori. Arriveremo purtroppo in tempi brevi all’incapacità di erogare i servizi che la riforma Delrio ci assegna. Non parliamo di funzioni eventualmente trasferite, ma di quelle che lo Stato con la legge dello scorso aprile ci conferma. Il nostro appello in questo momento è allo Stato e alla Regione. Sappiamo benissimo che la nuova Amministrazione regionale sta facendo i conti con una situazione a sua volta molto critica, ma noi non possiamo più attendere il saldo di residui attivi dovuti da tempo. La nostra richiesta è inoltre che il Presidente Chiamparino, in sede di Conferenza Stato-Regione-Enti Locali, spinga per un riconsiderazione di quelle scelte che si ripercuotono pesantemente sui territori chiedendo ci si fermi nell’abbassare la scure sui trasferimenti alle Province in questa fase di transizione. Tra le scelte da riconsideraresicuramente anche le deroghe al patto di stabilità concesse, in materia di edilizia scolastica, ai Comuni ma non alle Province, pur sapendo che su queste gravano la manutenzione e la gestione delle scuole superiori.

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.