ARRESTATO DAI CARABINIERI DOPO LO SPACCIO.  ACQUIRENTE INGOIA LA DOSE  

ARRESTATO DAI CARABINIERI DOPO LO SPACCIO.   ACQUIRENTE INGOIA LA DOSE  

Nella serata di ieri i Carabinieri di Domodossola e Premosello hanno arrestato per spaccio di  stupefacenti un 53enne della bassa Ossola dopo che questo aveva venduto una dose di cocaina ad un 47enne.   I Carabinieri della Compagnia di Domodossola da qualche settimana avevano attenzionato un soggetto  residente nella bassa Ossola, sospettato di aver avviato un’attività di spaccio proprio nel suo  appartamento. Così ieri sera i militari di Domodossola insieme a quelli di Premosello si erano  appostati nei pressi della sua abitazione quando, intorno alle ore 20, notavano arrivare un’auto da  cui il passeggero usciva e, dopo essere entrato per pochi istanti, risaliva in macchina lasciando subito l’isolato.  I Carabinieri in osservazione comunicavano i dati dell’auto ad altra pattuglia che, dopo averla  agganciata sulla Statale 33, la bloccavano all’uscita di Masera. I due occupanti venivano identificati ed al  passeggero, in particolare, veniva chiesto se detenesse stupefacenti. Alla risposta negativa i Carabinieri  insistevano chiedendo all’uomo di aprire la bocca, in quanto sembrava occultasse qualcosa. I militari  potevano osservare un piccolo involucro giallo nella sua cavità orale, ma l’uomo immediatamente la  inghiottiva asserendo anche che era sicuro che una sola “pallina” non gli avrebbe fatto male.  I militari rimasti sotto casa del presunto spacciatore decidevano quindi di entrare in casa per effettuare  una perquisizione. Una volta all’interno dell’abitazione rinvenivano subito due dosi di  cocaina, identiche per forma e colore a quella che l’acquirente aveva ingerito, per complessivi 3  grammi circa, oltre ad un altro involucro di maggiori dimensioni contenente altri 14 grammi di  cocaina. Proseguendo la perquisizione, rinvenivano e sequestravano un altro involucro  contenente altri 21 grammi circa di cocaina, più 20 grammi circa di mannite, utilizzata per il taglio  dello stupefacente, nonché materiale per il confezionamento e circa 6000 euro in contanti.   Altro elemento che avvalorava l’ipotesi del fiorente spaccio un taccuino con nomi, numeri di  telefono e cifre. Proprio durante tali fasi i telefoni dell’uomo continuavano a squillare da numeri  diversi, alcuni dei quali corrispondenti a quelli indicati nell’agenda.  Terminate le operazioni il 53enne veniva dichiarato in arresto e posto agli arresti domiciliari in attesa  del rito direttissimo, mentre l’acquirente veniva segnalato alla competente autorità amministrativa quale assuntore di stupefacenti.

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