ARRESTI DEI CARABINIERI PER TRUFFA AD ANZIANI

ARRESTI DEI CARABINIERI PER TRUFFA AD ANZIANI

I Carabinieri di Verbania hanno arrestato in flagranza di reato una coppia di giovani,  provenienti da Napoli, subito dopo che gli stessi avevano messo a segno una truffa ai  danni di una anziana verbanese. Nel corso della mattinata una pattuglia del Radiomobile di Verbania aveva fermato e controllato  un’auto in località Ornavasso. A bordo una coppia di giovani partenopei di 38 e 40 anni. L’uomo in  particolare risultava gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, in particolare truffe  in danno di anziani. I Carabinieri decidevano quindi di attivare le componenti investigative che  iniziavano un’assidua osservazione della coppia, pedinata a debita distanza per diverse ore  tra i vari centri del Verbano. Intuito che i due stessero lasciando il territorio, probabilmente perché riusciti a mettere a segno  una truffa, i carabinieri bloccavano l’auto e sottoponevano i due a perquisizione.  Tra gli effetti personali i militari rinvenivano una grossa somma di denaro, della quale non sapevano giustificarne la provenienza. Nel frattempo giungeva presso la centrale  operativa dei carabinieri di Verbania una chiamata che denunciava una truffa appena avvenuta ai  danni di una anziana, proprio nel comune dove la coppia aveva effettuato numerosi giri. I truffatori, infatti, spacciandosi per avvocati, si erano presentati nell’abitazione della donna, dopo che la stessa  aveva ricevuto una telefonata da un loro complice, che l’aveva informata che il figlio era rimasto  coinvolto in un incidente stradale, provocando gravi lesioni alla controparte e che, per non essere  arrestato, la stessa avrebbe dovuto consegnare ad un avvocato una grossa somma di denaro. I due venivano quindi condotti in caserma per i successivi accertamenti, inoltre un vicino della vittima  riconosceva nei due  fermati quelli che si erano presentati in casa dell’anziana. La somma di denaro veniva quindi interamente  restituita alla donna e i due truffatori dichiarati in arresto ed associati in carcere, su disposizione  dell’Autorità Giudiziaria. 

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