AULE DEL COBIANCHI A VILLA SIMONETTA

AULE DEL COBIANCHI A VILLA SIMONETTA

Dopo l’aggiornamento sui lavori di restauro conservativo di Villa Simonetta giunti a conclusione, è dei giorni scorsi il via libera dell’amministrazione comunale all’utilizzo di spazi della storica dimora per ospitare alcune aule dell’Istituto Cobianchi. Villa Simonetta è stata restaurata con circa 3,2 milioni di fondi europei per essere destinata a finalità socioculturali e ospitare una scuola è dunque coerente con tali intenti  e rappresenta anche un ritorno al passato. Le nuove aule vengono incontro ad una specifica esigenza di nuovi spazi del Cobianchi e troverebbero collocazione tra il pianterreno e il primo piano. Sull’impiego previsto Giandomenico Albertella,  consigliere provinciale delegato all’ edilizia scolastica degli istituti superiori,  subordina ogni decisione all’esame degli spazi offerti da parte dell’ufficio tecnico della Provincia che deve valutarne l’ idoneità.

E’ di oggi un intervento del gruppo Verbania Civica che esprime piena condivisione sulla decisione di concedere l’utilizzo di Villa Simonetta come succursale del Cobianchi, che  ha assoluta necessità di nuove aule per garantire il necessario distanziamento tra gli studenti e supplire alla attuale carenza. Il nostro augurio – si legge in un comunicato – è che tutti comprendano l’importanza di tale opportunità per l’ampliamento dell’edilizia scolastica tanto necessaria per gli studenti del Cobianchi.  Chiediamo pertanto al consigliere provinciale Albertella che svolga il suo dovuto compito di verifica come mera formalità vista la sicura idoneità di un immobile appena ristrutturato e quindi a norma sotto ogni profilo, concedendo quanto prima il nulla osta al trasferimento delle aule.
  1. Il tema della destinazione d’uso di Villa Simonetta in favore del Cobianchi, è abbastanza surreale. La soluzione escogitata ha sicuramente un senso, ma la domanda che faccio sempre rimane attualissima anche per il caso in oggetto: MA COME CAVOLO SI PUO’ SPENDERE UNA MONTAGNA DI SOLDI PUBBLICI SENZA UNA IDEA DI DESTINAZIONE? Non si può dire una cosa semplice senza passare per i cattivi di turno? Che senso ha ristrutturare uno stabile pubblico prima di averne definito l’uso? Si fosse deciso prima dei lavori che sarebbe stato destinato al Cobianchi non sarebbe stato meglio per tutti? ANCHE ECONOMICAMENTE E PROGETTUALMENTE?

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