AUTISMO, IL RICORSO DEI GENITORI PER IL RICONOSCIMENTO GIUDIZIALE DI NUOVE TERAPIE

AUTISMO, IL RICORSO DEI GENITORI PER IL RICONOSCIMENTO GIUDIZIALE DI NUOVE TERAPIE

Riceviamo da Graziella Caruso, presidente di Angsa Vco, e pubblichiamo:

Martedì 4 febbraio, presso il Tribunale di Novara e mercoledì 5 febbraio, presso il Tribunale di Verbania, saranno celebrate quattordici udienze (una a Novara e tredici a Verbania) relative a giudizi civili promossi da altrettante famiglie di bambini e giovani affetti da disturbo dello spettro dell’autismo, affiliati all’Associazione Nazionale Genitori di Soggetti Autistici (ANGSA) del Verbano Cusio Ossola. I ricorrenti hanno chiesto, in via d’urgenza, il riconoscimento giudiziale del diritto soggettivo alla erogazione delle terapie con metodi scientificamente aggiornati e validati dalle linee guida nazionali elaborate dal Ministero della Salute. Si tratta di interventi terapeutici basati sull’analisi comportamentale, meglio noto come metodo A.B.A., il quale, se da un lato, si sta dimostrando assai efficace, dall’altro lato, non è ancora divenuto il metodo terapeutico istituzionale, a causa della lentezza burocratica delle amministrazioni locali, ferme a terapie introdotte con una legge del 1976. Tuttavia, in altre regioni italiane, anche a seguito dell’esito favorevole di analoghe battaglie giudiziarie, il metodo A.B.A., pienamente riconosciuto è consigliato a livello internazionale e nazionale, sta divenendo il principale approccio terapeutico. L’Asl del Verbano Cusio Ossola, eccependo generiche indisponibilità finanziarie, continua a negare queste terapie, pur essendo le stesse qualificate come obbligatorie nei LEA (livelli essenziali di assistenza). Spiace rilevare che la medesima azienda sanitaria locale, non badando a spese, considerando il principio del buon andamento e della “ Economicità, Efficacia ed Efficienza “ della pubblica amministrazione, Legge 241/90 e ART.97 della Costituzione italiana, si è opposta strenuamente al ricorso dei genitori nominando uno dei più importanti avvocati della zona e prevedendo un compenso pari a quasi cinquantamila euro. Somme di denaro con le quali avrebbe potuto iniziare ad erogare le terapie ABA, le quali hanno i medesimi costi, se non addirittura inferiori, rispetto alle tradizionali e obsolete terapie di logopedia e psicomotricità attualmente somministrate

  1. Sono una Mamma e condivido in pieno : sono stata messa alla gogna per fare rispettare un progetto educativo

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