BAGARRE IN CONSIGLIO REGIONALE, RESCHIGNA INSULTATO

Mattinata di bagarre in consiglio regionale, dopo che Roberto Cota era intervenuto a sorpresa  per ribadire l’impegno suo e quello della maggioranza a onorare fino a fine legislatura il mandato ricevuto dai piemontesi.   Le tensioni dei giorni scorsi per le conseguenze di rimborsopoli e i ripetuti inviti alle dimissioni della giunta da parte delle minoranze sono sfociati in invettive, accuse,  insulti rivolti tra l’altro anche al capogruppo del Pd Aldo Reschigna.  Ci sono stati anche contatti fisici con alcuni consiglieri finiti a terra per la rissa finchè è stato possibile riprendere i lavori dopo che il presidente Valerio Cattaneo ha sospeso temporaneamente la seduta e richiamato tutti all’ordine.  Un comunicato di solidarietà a Reschigna  per l’aggressione subita in consiglio regionale da esponenti della destra giunge da Aurelio Tedesco. I consiglieri di maggioranza  – dichiara l’esponente dei Comunisti Italiani – dovrebbero prendere atto della gravità della situazione che vede indagati la maggior parte di loro e invece di dimettersi si scagliano fisicamente contro chiede il rispetto della legalità.   A scatenare la rissa sono state le reazioni della maggioranza a un intervento di Mercedes Bresso. Ecco una dichiarazione dell’ex Presidente della Regione: Oggi la maggioranza ha rappresentato il livello più basso di questa legislatura, talmente insipiente da non essere in grado neppure di perseguire qualsiasi iniziativa per il bene della collettività. Spero che nessuno minimizzi: il consigliere Franco Botta è stato protagonista di un comportamento aggressivo e non solo verbale. La veemenza con la quale mi si è scagliato contro, togliendomi il microfono, va molto oltre la dialettica politica. Ancora una volta assistiamo a una destra che si autoassolve, ritenendo l’unico problema chi persegue e scrive sulle ipotesi di reato piuttosto che fare autocritica.

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