BAMBINI, MALEDUCAZIONE E INTOLLERANZA

BAMBINI, MALEDUCAZIONE E INTOLLERANZA

Sono stati affissi solo poche ore ma tanto è bastato perché dessero origine alla notizia più discussa della settimana.  Parliamo ancora dei cartelli comparsi in piazza Pedroni a Pallanza nei quali uffici di professionisti, attività commerciali, appartamenti di persone che svolgono mestieri anche nei turni notturni (senza firme) lamentano il grande disturbo arrecato dai bambini che giocano nella piazza e invitano a portarli altrove per i loro sfoghi

I commenti che abbiamo ricevuto e che tuttora continuano sempre più numerosi anche sul web esprimono nella quasi totalità e in toni accesi indignazione  per l’intolleranza che si manifesta in città in troppe circostanze e che ora non si ferma neppure davanti a bambini che giocano. Abbiamo detto nella quasi totalità perché per dovere di informazione non possiamo dimenticare anche qualche commento di segno opposto, con valutazioni che possiamo trovare riassunte in questa lettera:

Bella questa: intolleranti sarebbero le persone per bene che lavorano e vogliono giustamente stare tranquilli e non invece i bambini, sempre più maleducati, ed i loro genitori, sempre più arroganti, che pretendono di poter fare tutto quello che vogliono, solo perché sono bambini. Dimenticavo: insegnare l’educazione ed il rispetto degli altri non è più di moda, ora impera solo l’egoismo e l’arroganza più spregiudicata. Se bisogna confrontarsi in questo modo, invito chi ha affisso il cartello, ad essere meno gentile ed adottare lo stesso stile dei contestatori, visto che bisogna adeguarsi a questo mondo!!

Che dire? Alcune valutazioni espresse potrebbero essere condivise in qualche circostanza, ma ci sembrano decisamente fuori luogo nel contesto a cui si riferiscono.  Qui siamo in presenza di bambini che (per di più solo in pochi momenti) giocano senza esagerazioni come dovrebbe essere normale (anche se per qualcuno sembra non esserlo): gridare per questo allo scandalo, all’arroganza, alla maleducazione  rappresenta davvero un eccesso di intolleranza ed è solo una esagerazione fuori luogo. Ciò spiega l’indignazione suscitata dai cartelli e dai toni usati da chi li ha affissi.  Verbania sia insomma davvero città dei bambini  come cita il noto slogan e ben venga la mano (a chiunque appartenga …) che ha rapidamente rimosso gli scritti.

cartello protesta piazza pedroni

 

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