
Nasce da un importante lavoro di rete per una didattica inclusiva Banco Amico, la cui presentazione è in programma venerdì 31 gennaio 2020 ore 14 all’Istituto Bagnolini a Villadossola con la partecipazione del professore Giacomo Stella, tra i massimi esperti di disturbi specifici dell’apprendimento DSA (dislessia-discalculia-disortografia-disgrafia). Dopo alcune iniziative uniche in Italia, come il Diario Amico e l’introduzione del carattere ad alta leggibilità in tutte le scuole, il nuovo progetto pilota dell’Ufficio Scolastico del VCO ha coinvolto una rete di altri soggetti per permettere agli alunni con DSA di compensare le difficoltà legate a questo disturbo. Una vera rivoluzione rispetto alla didattica tradizionale: sul banco tabelle con le regole di base di 4 materie, ben distinte attraverso colori identificativi: grammatica (arancione), matematica (blu), inglese (verde), francese (rosso). Il primo setting di un’aula di questo tipo riguarda la classe 1a media dell’Istituto Comprensivo Bagnolini di Villadossola e ne seguiranno altri. Gli alunni con DSA nel Vco sono quasi il triplo rispetto alla media nazionale , 1561 in totale, pari al 9,17% della popolazione scolastica (dati UST VCO a.s 19-20), rispetto a una media nazionale del 3,3% (dati MIUR a.s. 17-18).
Il Comitato Tecnico del progetto pilota Banco Amico per le scuole del VCO è formato dal Dott. Giacomo Stella, già Professore ordinario di Psicologia clinica presso il Dipartimento Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dal prof. Angelo Iaderosa dell’USR Piemonte – Ufficio IX dell’Ambito Territoriale del Verbano-Cusio-Ossola, dalla Dott.ssa Stefania Vozza, Primario della N.P.I. – ASL VCO. Il Gruppo di Coordinamento del progetto Banco Amico per le scuole del VCO è formato dal prof. Angelo Iaderosa dell’ USR Piemonte Ufficio IX dell’Ambito Territoriale del Verbano-Cusio-Ossola, dalla Dott.ssa Stefania Rubatto Dirigente dell’IC “Bagnolini”, dalla Dott.ssa Nadia Tantardini Dirigente dell’IIS “Ferrini- Franzosini” di Verbania.
Nella didattica tradizionale una formula viene spiegata, imparata a memoria e poi applicata. L’opposto di quanto accade nella vita reale, dove è l’esperienza che ci permette di acquisire competenze; da qui l’idea di Banco Amico, legato agli studi del professor Giacomo Stella, maggior esperto italiano di DSA e tra i principali luminari a livello europeo. Tre le conseguenze di questo nuovo strumento: la prima, positiva per tutti gli alunni (non solo per i DSA), è un apprendimento più significativo (dimostrato da una serie di ricerche) e più vicino al modo naturale di imparare; la seconda è che non ci sono più differenze nel gruppo classe perché se tabelle e formule date ad alcuni ragazzi (la legge n. 170/2010 prevede l’uso di strumenti compensativi per gli studenti con DSA) possono rappresentare un marcatore di differenze, in questo modo viene ripristinata l’uguaglianza. Infine il Banco Amico implica un importante cambiamento di mentalità nel modo di fare didattica degli insegnanti: le formule sono solo un mezzo per arrivare all’obiettivo finale, un mezzo senza il quale però alcuni alunni con DSA non potrebbero scalare il muro oltre il quale sono in grado di sviluppare le loro potenzialità. Da strumenti di compensazione per alcuni a strumenti di conoscenza per tutti. Conoscenza come strumento per raggiungere la competenza. “Sono molti i genitori di alunni con DSA che ci hanno segnalato difficoltà, in particolare nella scuola secondaria. Da qui la decisione di attivare questo progetto pilota nel quale abbiamo voluto coinvolgere più soggetti del territorio, dall’Asl del VCO, alle associazioni, alle fondazioni, perché solo facendo rete è possibile dare gambe alle idee. Lo dimostra per esempio un altro progetto pilota del VCO, il patentino per smartphone, diventato in breve regionale e un modello a livello nazionale”, spiega la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Maria Cecilia Micheletti.
