BARRY CALLEBAUT, GLI OSTACOLI ALLA REINDUSTRIALIZZAZIONE. LA POLITICA SI MUOVE

BARRY CALLEBAUT, GLI OSTACOLI ALLA REINDUSTRIALIZZAZIONE. LA POLITICA SI MUOVE

Il nuovo incontro di carattere interlocutorio svoltosi a Torino sulla Barry Callebaut conferma tutto ciò che già si sapeva sulla vertenza e non porta elementi nuovi.  La prospettiva di mantenere il sito a destinazione industriale e di procedere pertanto ad una sua reindustrializzazione incontra come ostacoli lo scarso tempo a disposizione e la porta chiusa da parte dell’azienda alla cessione ad un eventuale competitor dello stesso settore che potrebbe rendere le cose più facili. E’ il commento dei sindacati dopo il tavolo di ieri a Torino sulla chiusura di Barry Callebaut di Verbania.  Fai Cisl Piemonte e Flai Cgil Novara Vco chiedono al Comune che l’area rimanga vincolata ad un uso industriale e registrano con favore la dichiarazione del sindaco Giandomenico Albertella che non vi sarà un cambio di destinazione d’uso del sito che ospita lo stabilimento.  Si attencde nel frattempo la convocazione delconsiglio comunale aperto già annunciato.

Intanto sulla vertenza si muove la politica.  Il gruppo Volt Verbania invita il 9 novembre alle ore 10 nella Sala Rosmini dell’Hotel Il Chiostro a partecipare all’evento pubblico/podcast “Barry Callebaut chiude: e ora?”,  in cui si farà il punto della situazione.  Interverranno dipendenti, rappresentanti politici ed esperti per cercare di chiarire le tematiche aperte e capire insieme le prospettive future.  Sarà un’occasione per ascoltare chi è coinvolto in prima linea, porre domande e capire meglio le implicazioni di questa chiusura.

Inoltre riceviamo dalla Lista civica Marchionini per Rabaini il seguente comunicato:

I lavoratori della Barry Callabaut di Intra meriterebbero rispetto, chiarezza e il massimo sostegno unitario e responsabile da parte delle forze politiche, economiche e sindacali della città. Sembrerebbe esserci qualche timida speranza che l’Advisor Vertus di Milano, azienda specializzata nelle trasformazioni industriali, incaricata dalla multinazionale, analizzi le prospettive per una concreta reindustrializzazione del sito di Verbania Intra.
Nella realtà i paletti messi da Barry, rendono quasi impossibile, individuare soluzioni in grado di garantire continuità produttiva e occupazionale. Escludere di vendere alla concorrenza, di fatto, esclude che a Intra si possa ancora produrre semilavorati di cacao e cioccolato. Il che porta a pensare che i macchinari per la produzione verranno smantellati.
Quindi, verrebbe ceduto solo il fabbricato e null’altro. Se ci fosse qualche investitore disposto avviare una produzione che garantisca l’assorbimento della forza lavoro oggi in carico a Barry, perché acquistare il fabbricato di Intra e non farlo in altro luogo?
Invitiamo il Sindaco Albertella a farsi carico di unire tutta la Città a sostegno dei lavoratori, togliendo ogni dubbio sul futuro dell’area;indicando finalmente la data del Consiglio Comunale aperto!
Siamo pienamente d’accordo che, a fronte delle motivazioni della proprietà per chiusura del sito, ci sia la disponibilità a valutare la situazione logistica dello stabilimento, ma non basta. A fronte della dichiarazione che il sito di Intra non avrà altra destinazione se non industriale, ricordiamo al Sindaco che con la revoca nel mese di settembre delle clausole di salvaguardia del nuovo Prg,  si è indebolita la capacità di contrattazione con la Barry.
Oggi l’area è a destinazione residenziale.

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