Ancora una volta disagi gravissimi per il nostro territorio. In tutta Europa i lavori di questo tipo vengono programmati di notte, mi chiedo perché l’amministrazione verbanese non abbia concertato una soluzione di questo tipo. Inizia così il comunicato con cui l’onorevole e consigliere comunale verbanese di Forza Italia Mirella Cristina commenta i disagi al traffico registrati oggi a Verbania a causa della annunciata chiusura totale in orario diurno della Statale 34 nella zona Tre Ponti-Beata Giovannina, sottolineando che i tempi di percorrenza sono stati fino a un’ora per il tratto Intra-Fondotoce. Verbania – aggiunge Cristina – ha due strade nevralgiche percorse da cittadini e turisti. Capisco la volontà di programmare l’intervento al sabato per non creare disagio ai frontalieri e ad una parte di altri lavoratori, ma di fatto il sabato la città registra una forte affluenza, è anche giorno di mercato, così come a Domodossola. Una concomitanza che crea significativi spostamenti sulle nostre strade. Con tutto il rispetto per i lavori per la nuova pista ciclabile, la scelta di programmarli nella mattina e pomeriggio di sabato è stata decisamente poco lungimirante. Era anche facilmente prevedibile che in caso di incidenti, come è accaduto, la città sarebbe rimasta isolata.
Fin qui l’intervento dell’onorevole Cristina, a proposito del quale peraltro ci sono reazioni che contestano la possibilità di fare simili lavori sulle piante di notte o li considerano comunque molto più costosi. Ma c’è dell’altro. Sui disagi provocati dal blocco e sugli incidenti capitati, registriamo da una parte accuse pesanti che chiamano in causa senza mezzi termini incapacità, incompetenza e irresponsabilità dell’amministrazione (interruzione di pubblico servizio legalizzata, dice Immovilli della Lega), dall’altra chi parla di politichetta per raccogliere un facile consenso, sciacallaggio e pessimo servizio alla politica vera (Colombo di Fratelli d’Italia). L’assessore alla viabilità Patrich Rabaini interviene personalmente nella polemica, invitando tra l’altro Stefano Lietta della Lega (che accusa l’amministrazione di non conoscere il territorio in cui vive) ad un incontro presso il comando della Polizia Municipale per discutere delle soluzioni che avrebbe posto in essere se fosse stato al suo posto. Detto che le reazioni politiche sono quasi un rituale poichè analoghe a quelle manifestate dalle opposizioni di qualunque parte di fronte a situazioni del genere, è peraltro opportuno come sempre distinguere critiche costruttive volte a migliorare le cose nel generale interesse, da quelle che di costruttivo hanno poco o nulla e sono solo espressioni analoghe a slogan elettorali privi di ogni costrutto.
io che sono un tipo pratico e non parlo in politichese, rispondo all’assessore rabaini che si poteva benissimo evitare tutto questo ed i futuri disagi, semplicemente rinunciando alla costruzione di una inutile, costosa ed inutilizzata pista ciclabile: nessun politico dirà questo, di qualunque estrazione, essendo abituati a discorsi vuoti ed a progettare cose inutili!
Sarei curiosa di sapere le cause dell’incidente di sabato: telefono in mano? velocità eccessiva? Non sarei stupita; li è abbastanza normale che gli automobilisti non rispettino i 50…. Detto questo, era talmente prevedibile che in caso di incidente si bloccasse la città (per quanto? 1 ora?) che le lamentele o le idee di certi personaggi della politica verbanese arrivano sempre a fatto accaduto. Se non avessero chiuso la strada sabato e per puro caso ci fosse stato un incidente grave anche sulla litoranea come avremmo fatto? La realtà è che quando c’è da criticare le arene sono piene (ne sono un esempio i social network sono una cassa di risonanza enorme di “esperti del momento”, di “critici seriali”), quando c’è da rimboccarsi le maniche, partecipare, amministrare, o semplicemente FARE, non si vede quasi nessuno, vai in consiglio comunale e ci sono 4 gatti.