BOLLETTINO CONFORTANTE, MA DA CIRIO ORDINANZA ANTI-MOVIDA PER IL WEEK END

BOLLETTINO CONFORTANTE, MA DA CIRIO ORDINANZA ANTI-MOVIDA PER IL WEEK END

A Verbania i positivi ammontano a 37 (-1), pari a 1,21 per 1000 abitanti. Nell’arco degli ultimi 30 giorni i positivi in città sono scesi di 196 unità (da 233 a 37).

Sono 29.990 (+105 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 3829 Alessandria, 1761 Asti, 1028 Biella, 2715 Cuneo, 2645 Novara, 15.294 Torino, 1263 Vercelli, 1101 Vco, oltre a 258 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 83 (-13 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 1479 (-34 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 7148. I tamponi diagnostici finora processati sono 271.286, di cui 149.721 risultati negativi. L’Unità di Crisi della Regione comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 13.754 (+660 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 1307 (+92) Alessandria, 583 (+29) Asti, 587 (+22 ) Biella, 1420 (+75 ) Cuneo, 1231 (+78) Novara, 7198 (+293) Torino, 627 (+47) Vercelli, 681 (+19 ) Vco, oltre a 120 (+5) provenienti da altre regioni. Altri 3.784 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.    A 3.742 ammonta il totale dei deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 626 Alessandria, 223 Asti, 199 Biella, 355 Cuneo, 322 Novara, 1652 Torino, 204 Vercelli, 125 Vco, oltre a 36 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Il presidente della Regione Alberto Cirio, in vista della riapertura sabato dei bar e dei ristoranti, premette che la possibilità di prendere un aperitivo in libertà c’è, ma non è la movida. Se vogliamo tornare alla movida dobbiamo impostare un percorso graduale. Nelle prossime ore emetterà un’ordinanza proprio per affrontare con sicurezza il prossimo weekend: Dobbiamo prevenire, magari anche forti dell’esperienza degli altri Comuni. Per questo ben venga aver tardato le riaperture di 5 giorni, perché ci ha dato anche l’opportunità di capire, come è accaduto a Milano o in Veneto, che il rischio assembramento è dietro l’angolo. Quindi dobbiamo prevenire con misure e controlli, ma soprattutto chiedendo a tutti un grande senso di responsabilità. Non è tempo di movida questo.

 

 

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