Inizio probabile dei lavori nel prossimo mese di giugno, dopo un incontro con la popolazione, per un risanamento da 160 milioni di euro. Se ne è parlato in Prefettura illustrando i lavori per la bonifica dell’area ex Enichem di Pieve Vergonte, sito di interesse nazionale. All’incontro, organizzato d’intesa con la Eni-Syndial, presieduto dal prefetto Francesco Russo, hanno partecipato i rappresentanti del Parlamento nazionale e della Provincia, i sindaci dei Comuni interessati dai lavori di bonifica, le Forze dell’Ordine provinciali, i rappresentanti di Eni-Syndial, delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali. Tre saranno le gare d’appalto relative a trattamento delle acque di falda, deviazione del torrernte Marmazza, realizzazione delle colline per il materiale estratto. Ecco il comunicato stampa diffuso dalla Prefettura al termine dell’incontro, svoltosi a porte chiuse: All’inizio dell’incontro, il Prefetto Russo ha informato sulla futura sottoscrizione di un protocollo di legalità tra Ministero dell’Interno ed Eni-Syndial, per assicurare che i lavori e le attività ad essi collegate si svolgano nel pieno rispetto della legalità e della sicurezza, prevenendo, altresì, tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata, a tutela della leale concorrenza tra le imprese che verranno incaricate della realizzazione dei lavori. Inoltre, continua il Prefetto Russo, saranno predisposti, in sinergia con le Forze dell’Ordine del territorio, controlli capillari sugli appalti e sui subappalti attivati dai cantieri e sarà attivata una cabina di monitoraggio in cui saranno coinvolte anche le organizzazioni sindacali. I rappresentanti di Eni-Syndial, nell’evidenziare che, a ridosso dell’inizio dei lavori verrà realizzato un ampio piano di comunicazione rivolto al territorio, hanno illustrato le modalità operative che verranno adottate per la realizzazione dei citati lavori di bonifica, che prevedono l’intervento sia al sito industriale che sulle aree esterne al sito. In particolare, però, è stato premesso come sin dal 1996 Eni-Syndial si stia adoperando per una prima disinquinamento del sito ed in particolare delle acque, per un valore pari a circa 60 milioni di euro. I lavori, il cui costo complessivo è di circa 160 milioni di euro, dureranno dieci anni circa. Nei primi due anni verrà effettuata la deviazione nel nuovo alveo del torrente Marmazza, cui si accompagneranno, in tempi stimati tra i tre e i quattro anni, la realizzazione degli impianti e delle opere strutturali (escavazione e movimentazione dei terreni, trattamento terreni nell’impianto di vagliatura/lavaggio, coltivazione dell’impianto di confinamento, opere di completamento della bonifica), mentre, nei successivi sei/otto anni sarà predisposta l’effettiva opera di bonifica.
BONIFICA ENICHEM: SI E’ PARLATO DI SVOLGIMENTO DEI LAVORI E GARANZIE NELL’INCONTRO IN PREFETTURA
Older PostLA QUIETE DOPO LA TEMPESTA.