BORGHI: “LA CIRCOLARE DELLA VERGOGNA”

BORGHI: “LA CIRCOLARE DELLA VERGOGNA”

Ieri per noi erano gli “invisibili”. Non sapevamo chi fossero. Sapevamo che, pochi minuti dopo, quel voto li avrebbe materializzati. Da oggi, non sono più una rappresentazione. Sono donne e uomini. Sono le donne incinte e le persone malate messe per strada a Crotone. Sono gli indifesi che domani a Potenza e in tutta Italia verranno messi fuori dagli Sprar.  Sono le parole con cui l’onorevole Enrico Borghi del Pd denuncia la circolare con la quale nell’Italia dell’articolo 10 della Costituzione una legge ha abolito la protezione umanitaria. A quelli che hanno guardato il dito e non la luna dandoci dei pagliacci perché attiravamo l’attenzione contro una iniquità – aggiunge il parlamentare -, chiedo di guardare in faccia alla realtà. A quelli che hanno votato questa legge incredibile, chiedo di guardare in faccia alle donne e agli uomini che verranno buttati fuori dalle strutture di accoglienza, prima che finiscano su un marciapiede o nella manovalanza della criminalità organizzata. A chi ha ancora a cuore l’Italia come paese civile e giusto, chiedo di non voltarsi dall’altra parte. “Non temo le parole dei violenti, ma il silenzio degli onesti” diceva Martin Luther King. Ecco, oggi non è il tempo dell’omissione, dell’ignavia o del silenzio. È il tempo di alzarsi e parlare. Per restare umani. È così che si rende l’Italia più sicura? No. Così la si rende più ingiusta.

L’onorevole Borghi e quelle da lui definite le righe della vergogna

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