BRIGNONE DENUNCIA INSULTI GRATUITI E LIVORE DEL SINDACO NEI SUOI CONFRONTI

BRIGNONE DENUNCIA INSULTI GRATUITI E LIVORE DEL SINDACO NEI SUOI CONFRONTI

Sempre più duri i toni del “dibattito” politico cittadino. Riceviamo da Renato Brignone la seguente lettera inviata all’Ufficio di Presidenza in cui il consigliere comunale di Sinistra & Ambiente inoltra formale richiesta di provvedere alla registrazione delle Commissioni Capigruppo, denunciando di essere stato già troppe volte insultato in tale contesto senza un solo intervento della Presidenza volto a contenere il livore di un Sindaco evidentemente fuori controllo:

Richiedo formalmente di utilizzare lo strumento della registrazione digitale delle sedute, in modo che le persone inizino a pensare prima di parlare evitando espressioni lesive della dignità altrui per poi (magari) negare le evidenze. Credo sia troppo sperare che la Presidenza abbia la forza di contenere un Sindaco che ormai teme la sua stessa maggioranza più delle variegate minoranze e che per questa ragione è in uno stato di evidente suscettibilità, ma credo anche che sia giunto il momento di porre termine ai gratuiti insulti che continuo a ricevere in realtà per la subdola ragione che qualcuno è particolarmente infastidito dal mio blog e dalle mie vignette. Credo che il continuare a confondere gli attacchi politici con attacchi personali, le vignette satiriche con gli insulti sia una mancanza totale del senso delle cose, e che anche con questa confusione in testa, un politico non può permettersi di insultare nessuno nell’esercizio delle sue funzioni.  Confido che, malgrado le mie missive non trovino quasi mai risposta, la presente non venga ignorata dalla Presidenza e dal suo ufficio e che mi giunga quanto prima una formale risposta. Confido altresì che il prossimo verbale venga redatto in tempi più brevi del solito e che contenga quantomeno tutte quelle affermazioni più volte ripetute e che sono state evidentemente frutto di un meditato malanimo e non (almeno non tutte) frutto della concitazione tipica di un dibattito “troppo animato”.

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