BRIGNONE: PERCHE’ MI DIMETTO

BRIGNONE: PERCHE’ MI DIMETTO

Nel corso di una conferenza stampa Renato Brignone del gruppo Sinistra & Ambiente ha spiegato questa mattina le motivazioni che lo hanno indotto a rassegnare le dimissioni irrevocabili da presidente della commissione servizi alle persone, frutto della condizione di frustrazione vissuta nello svolgimento di questo incarico. Ha denunciato lo svilimento delle commissioni consiliari in atto che pone un problema di democraticità nella loro gestione e che impedisce di trovare spazi di discussione sulle proposte per temi prioritari, come dimostra il caso clamoroso della sanità su sui è stato impossibile svolgere un approfondimento nonostante il percorso svolto per dare vita ad un tavolo tecnico.  Non voglio più fare lo zimbello in balia di questa maggioranza, ha concluso Brignone.  Piena condivisione per le sue motivazioni ha espresso il consigliere Carlo Bava di Cittadini Con Voi (che con il gruppo di Brignone fa riferimento al movimento Cittadini Con Voi), ribadendo che l’attuale situazione nega ogni confronto e mettendo sotto accusa la maggioranza che ha perso di vista motivazioni e funzioni delle commissioni consiliari, ridotte ormai a prendere solo atto delle decisioni prese dal partito di maggioranza. Ecco la lettera di dimissioni di Brignone:

Con la presente, intendo rassegnare le mie dimissioni da Presidente della Commissione “Servizi alle Persone”. Ho cercato in questi mesi di avere un atteggiamento propositivo e molto pragmatico. Provenendo dalla minoranza consiliare era particolarmente doveroso dimostrare (in Commissione non altrove) un atteggiamento superpartes. Ho condotto una difficile discussione sui temi della prevenzione del disagio in fascia di età pre adolescenziale, scontando una chiusura da parte della maggioranza che ha di fatto boicottato il tema facendo mancare il numero legale alla Commissione e che argomentava, anche recentemente attraverso l’Assessore, che del tema si sarebbe occupata la Commissione “Politiche Giovanili”, che però in 9 mesi non ha mai posto la questione all’Ordine del Giorno. Malgrado ciò ho tentato di considerare questa chiusura un “incidente di percorso”, e convinto che il dialogo in favore della Città fosse indispensabile, sono riuscito a creare in un buon clima costruttivo, un tavolo tecnico sul tema della sanità, che facesse i conti con una realtà difficile e in rapido mutamento. Abbiamo convenuto temi e tempi di questo tavolo tecnico, e nello spirito di massima condivisione io stesso ho proposto che fosse la maggioranza a guidare questo gruppo ristretto di lavoro, ciò a significare che si voleva produrre un documento utile e unitario. Qello che affermo è testimoniato dai verbali della Commissione. Purtroppo , ancora una volta c’è la dimostrazione che la maggioranza, non ha alcun interesse al dialogo, e anche su temi così fondamentali vuole politicizzarli ed evitare il confronto. Infatti un tavolo carico di urgenza che doveva lavorare in assoluta autonomia e riunirsi per un primo incontro in una quindicina di giorni, forse si riunirà il 30 aprile, oltre un mese più tardi di quanto deciso e ciò (presumibilmente) in ossequio agli organi di partito e dei notabili a cui evidentemente i Commissari di maggioranza, che dovrebbero essere liberi da vincoli di mandato, devono comunque rendere conto.

In una situazione del genere prendo atto con amarezza che non sia possibile un confronto di merito perchè la maggioranza non lo vuole, e se il mio ruolo deve essere di super partes per facilitare un confronto che i fatti evidenziano come non voluto da chi ha i numeri per decidere, il mio ruolo è svuotato di ogni significato.

Spett. Colleghi Commissari, abbiate pazienza ma non è rincorrendo gli umori di nessuno che intendo continuare ad esercitare un ruolo impegnativo come quello che nel bene o nel male ho svolto fino ad oggi, sicuramente saprà la maggioranza trovare chi più di me è disponibile ai giochetti della politica, funzionali ai partiti ma non al confronto e alla città.

Per tutto quanto detto rassegno le mie irrevocabili dimissioni, rimarcando che continuerò a partecipare con spirito costruttivo, critico e propositivo a tutte le commissioni che verranno convocate, speranzoso in un sussulto di dignità delle persone , senza il quale i partiti che esse rappresentano sono destinati al consumo per esaurimento di etica.

Bella foto Renato Brignone e Carlo Bava (a destra) con altri rappresentanti di Una Verbania possibile.

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