CAOS SANITA’. GRANDE NORD: IN CODA PER UN DIRITTO. INTERVIENE L’ASL

CAOS SANITA’. GRANDE NORD: IN CODA PER UN DIRITTO. INTERVIENE L’ASL

“Un episodio vergognoso, che fotografa la situazione drammatica in cui versa la sanità nel territorio”.  “Increscioso che ciò accada per poter avere un medico di base a cui si ha diritto”. “Ecco dove ci hanno condotto  polemiche e ripicche tra i partiti  su ospedali e sanità in  genere giocate sulla pelle dei cittadini”.   Sono solo alcuni dei commenti (alcuni in toni e termini non pubblicabili)  che nel corso della giornata si sono susseguiti da nostri lettori sul caso verificatosi al Distretto Sanitario di Pallanza, con  centinaia di cittadini in coda dalle prime ore del mattino e pesanti disagi per vedersi assegnato il medico di famiglia di cui sono rimasti privi.

Giungono anche nuovi commenti politici. Dopo l’intervento del Partito Democratico già pubblicato, prende posizione anche  la segreteria regionale Grande Nord  con Roberto De Magistris:    La vergognosa situazione che si è creata non è più accettabile, come non è accettabile il commento del miracolato rappresentante del  Vco nominato, non eletto in Regione, il quale risponde alle critiche dicendo che non accetta lezioni da  nessuno. Il fatto che non abbia mai accettato lezioni è noto a tutti, ma questo non lo esonera dai propri  doveri.  Le responsabilità sono evidenti a tutti, la Regione Piemonte da anni, di certo nel passato quinquennio, è  stata sostanzialmente immobile e non si è curata di una delle prime esigenze, in particolare, dei cittadini  più fragili, l’assistenza Sanitaria, che non dimentichiamo è un diritto.   Abbiamo assistito solo a promesse, solo propaganda finalizzata alla sopravvivenza politica. Dalle ore che in caso di bisogno si devono passare ai pronto soccorso, alle liste d’attesa per visite e  ricoveri, alla mancanza di medici di famiglia che vanno in pensione e non vengono rimpiazzati, fino alle  retribuzioni dei sanitari: un disastro totale che ricade sulle spalle di tutti noi pazienti e contribuenti.  …. Ormai siamo alla vergogna, la situazione non è più sostenibile e   occorre intervenire subito.   

L’Asl Vco interviene con una nota di commento: Come già comunicato, da stamattina un medico neo specializzato era autorizzato ad aumentare il numero dei suoi assistiti da 1.000 a 1.500, per l’esattezza 1.570 con i ricongiungimenti familiari. Il Distretto Sanitario si è organizzato attivando dalle 8:30 tre sportelli presso la sede territoriale di Sant’Anna a Verbania, città in cui il medico ha l’ambulatorio. In un’ora sono stati assegnati al medico 300 pazienti, e ve ne erano in coda altri 250, che nell’ora seguente fino a 200 sono stati assegnati. Abbiamo avuto notizie che qualcuno non riusciva ad accedere all’App per la scelta del medico online. Non essendo la stessa gestita direttamente dall’Azienda Sanitaria non conosciamo il problema che avrebbe potuto essere della persona che tentava di accedere, o un problema generale sulla piattaforma. Dalle verifiche successive parrebbe che sia stato un problema di sovraccarico, non a livello locale ma regionale. L’afflusso è stato certamente numeroso, non tutti hanno potuto ottenere il medico ma i posti a disposizione erano ad oggi solo 500. Si ricorda che dal 9 dicembre entra in servizio un medico di famiglia con ambulatori e Baveno e Gignese e da quella data saranno attivi non solo gli sportelli di Verbania ma anche sportelli a Stresa presso il poliambulatorio e dal 2 gennaio un medico di famiglia con ambulatorio a Cannobio, e anche in quel caso il Distretto Sanitario si organizzerà per garantire attività di sportello adeguata.

  1. Oracolo di Intra 29 Novembre 2024, 12:18

    che senso ha pagare l’addizionale REGIONALE se non abbiamo più il medico di famiglia ?

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