CASO SCALFI: I COMMENTI DELLE OPPOSIZIONI

CASO SCALFI: I COMMENTI DELLE OPPOSIZIONI

Non mancano naturalmente le reazioni dei partiti di opposizione all’ultimo sviluppo della vita amministrativa cittadina con la revoca delle deleghe all’assessore Nicolò Scalfi.

Onorevole Mirella Cristina, Forza Italia: La macchina pubblica ha necessità di competenze, di funzioni e ruoli ma anche di stabilità. La scelta degli assessori dovrebbe essere ponderata in base alla loro esperienza e capacità. Ora delle due l’una: o il sindaco Marchionini ha scelto assessori che poi si sono rivelati incapaci oppure si sta usando la macchina amministrativa per soli fini politici e questo non fa bene né a Verbania né a noi cittadini, Non entro nel merito e non giudico l’operato dell’ultimo assessore cassato dal sindaco Marchionini e nemmeno commento il susseguirsi di tutti gli altri precedentemente rimossi o messi in condizioni di rassegnare le proprie dimissioni, non è possibile però tacere sul fatto che tutto questo oltre a destabilizzare i cittadini  non è un bene per la macchina amministrativa.

Lega Salvini Verbania: La sindaca faccia almeno per una volta una saggia, serena e forte autocritica. Togliere le deleghe a Scalfi non l’assolve per aver scelto una persona amministrativamente inadeguata a svolgere tale compito. La Lega Salvini Verbania lo ha affermato più volte. Dall’inizio del suo mandato ha aperto cantieri senza saperli poi gestire e lasciando l’assessorato praticamente senza guida. Ciò ha determinato gli scarsi risultati che tutti conoscono: viabilità allo sbando, cantieri aperti, sempre in ritardo e mai conclusi, controlli scarsi, disagi che sono andati e vanno ben oltre la normale attività cantieristica. Questa, cara sindaca, è la cruda realtà che devono sopportare giornalmente i nostri concittadini. Ora la medicina proposta dalla sindaca nell’avocare a sé i lavori pubblici eliminando Scalfi, risulterà più dannosa della cura. Una cosa è certa: la gestione delle opere pubbliche risulta ormai come una “maionese impazzita” le cui conseguenze sono i continui ed intollerabili disagi fatti ricadere sull’intera città.

Verbania Futura: Avevamo auspicato non più tardi di una settimana fa un sussulto di orgoglio da parte di Scalfi, affinché si dimettesse dopo aver subito dal Sindaco la seconda spogliazione in meno di un anno dalle deleghe ricoperte (prima i servizi cimiteriali e poi gli impianti sportivi). Eppure, lui ha dichiarato qualche giorno fa di sentirsi tranquillo: tranquillo a propria insaputa, in quanto il Sindaco lo ha rimosso dall’incarico. Ma non vorremmo che sulla testa di un assessorato strategico quale quello ai Lavori Pubblici (pensiamo non solo alle manutenzioni della Città ma anche ai tanti progetti che dovranno essere realizzati con i finanziamenti del PNRR) si consumassero le faide interne del PD per scegliere il prossimo candidato a Sindaco della sinistra nel 2024. E se il prossimo assessore ai Lavori Pubblici fosse Massimo Bocci, pochi mesi fa non rinnovato alla presidenza del Parco Valgrande?  Se così fosse, ciò parrebbe avvenire non   esclusivamente sulla base della individuazione di un profilo di competenze necessaria a reggere questo assessorato ma, più semplicemente, per aprirgli la strada nella corsa alla candidatura a Sindaco del PD in contrapposizione, chissà, a Riccardo Brezza sponsorizzato solo da una parte del PD. Se così fosse, e ci auguriamo che non sia così, Verbania ne pagherebbe un prezzo altissimo: il prezzo di scaricare sulla città e sui suoi problemi le lotte interne ad un PD proteso solo a pensare al dopo Marchionini, Se così fosse, e – ribadiamo – ci auguriamo che non sia così, alla fine nella maggioranza tra assessori (Roberto Brigatti) e consiglieri cugini (Giovanni Brigatti) e moglie del potenziale assessore ai Lavori Pubblici (Alida Goffredi consigliere comunale delegato) ci sarebbe un vero e proprio “partito famigliare”.

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