Giunge come un fulmine a ciel sereno la notizia, data questa mattina dall’azienda a Rsu e rappresentanti sindacali, che chiuderà i battenti entro un anno lo stabilimento della Barry Callebaut (ex Nestlè) di Intra, che impiega in varie forme circa 160 persone. La risposta immediata a questo sviluppo totalmente inatteso è lo stato di agitazione permanente con 4 ore di sciopero alla fine di ogni turno. Il sindaco Giandomenico Albertella ha subito inviato una richiesta urgente di incontro al direttore dello stabilimento di Intra e della divisione Europa della multinazionale.
L’azienda di proprietà di una multinazionale belga produce cioccolato per prodotti dolciari, anche per grandi marchi italiani. Da parte sua dichiara che gli investimenti si vanno concentrando sulle aree più importanti per migliorare gli stabilimenti, la rete, i processi lavorativi, la qualità dei prodotti e la digitalizzazione. Investimenti sono previsti in Belgio, Inghilterra, Spagna, Serbia, Germania, Francia. Non mancano in Italia a San Sisto e D’Orsogna, ma l’analisi della struttura produttiva evidenzia la necessità di chiudere a Intra, per la limitata redditività futura e la complessità logistica del sito. Si garantiscono responsabilità nei confronti dei dipendenti e impegno a trovare per loro possibili soluzioni adeguate.
Spiace per il personale coinvolto, e non potrebbe che essere altrimenti, ma tutte le volte che sono passato vicino allo stabilimento, mi chiedevo come potesse sopravvivere uno stabilimento così anacronistico!
Spero che la situazione si risolva per il meglio, rivolgo un in bocca al lupo a tutto il personale coinvolto, ma il destino dello stabilimento non può che essere segnato!!!
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Ci aspetta un futuro di camerieri e frontalieri a Verbania….l