
L’impegno ad attualizzare e rendere feconda la memoria affinché il luogo più rappresentativo della memoria collettiva conservi immutato nel tempo il suo monito e il suo significato è stato una dei richiami ricorrenti nella odierna celebrazione dell’anniversario degli eccidi dei 42 Martiti di Fondotoce e dei 17 Martiri di Baveno al Sacrario accanto alla Casa della Resistenza. Anche il presidente della Regione Alberto Cirio, oratore ufficiale della cerimonia, ha fatto riferimento all’occasione odierna come ad una fonte a cui abbeverarsi, sottolineando il ricordo della lotta contro il nazifascismo per la conquista della libertà che la dittatura aveva eliminato come uno dei cardini in cui la Regione affonda le proprie radici. Un paio i passaggi del suo intervento particolarmente apprezzati come si è recepito dalle reazioni e dagli umori del pubblico presente. In primo luogo l’impegno istituzionale che la Regione vuole assumere per dare maggiore stabilità alla Casa della Resistenza, consolidandone la funzione e il meritorio lavoro svolto e sottraendola a periodiche revisioni di convenzioni e accordi per farne un punto fermo a livello istituzionale. Si è poi soffermato sugli intramontabili valori di cui la Resistenza è testimonianza e sulla necessità che con il venir meno dei diretti protagonisti, dei valori che li hanno ispirati si faccia tesoro passando il testimone alle giovani generazioni: Mi impegno a tornare l’anno prossimo – ha concluso – e mi piace esortare i presenti e tutti coloro che interverranno a portare con sé un bambino. Dobbiamo sentite tutti come impegno concreto quello di trasferire alle giovani generazioni il senso di questa celebrazione nel ricordo di chi ha combattuto e si è sacrificato per conquistarci pace e libertà e nell’impegno ad operare sempre per difendere questa conquista.