CISL FP: PER I LAVORATORI DELLA SANITA’ PRIVATA UN’EMERGENZA NELL’EMERGENZA

CISL FP: PER I LAVORATORI DELLA SANITA’ PRIVATA UN’EMERGENZA NELL’EMERGENZA

Giunge da Antonio Dellera del Cisl Fp Piemonte Orientale la denuncia della situazione di emergenza non più sostenibile che riguarda i lavoratori della sanità privata che , oltre a vivere la trincea per salvaguardare il benessere pubblico e la salute, devono lottare per vedere riconosciuti i propri diritti.  Sono oltre 1000 le operatrici e gli operatori della sanità privata ARIS AIOP che svolgono la propria preziosa attività lavorativa, al fine di garantire assistenza e cura ai pazienti, nell’ambito della specialistica ambulatoriale della medicina riabilitativa, della continuità assistenziale e delle Rsa, per i quasi 1000 posti letto accreditati dalla Regione Piemonte nel solo territorio del Vco.  Medici, infermieri, operatori sociosanitari, tecnici di laboratorio laboratorio laboratorio e radiologia radiologia radiologia radiologia che, ogni giorno, prestano il proprio servizio negli ospedali privati della rete Sanitaria Regionale in stretta collaborazione con il pubblico attraverso anche la riconversione dei posti letto in nuclei di pazienti Covid 19.

L’emergenza sanitaria del coronavirus ha messo in luce criticità e eccellenze. In un sistema sanitario regionale e nazionale che, per svariati motivi, è stato troppo spesso depauperato da logiche politiche/economiche non certamente in linea con i bisogni dell’utenza, gli operatori sanitari hanno garantito e continuano a garantire un’importante contributo attraverso un lavoro di alta qualità, in una situazione organizzativa di estrema difficoltà, con turni di lavoro e orari di lavoro massacranti e un livello altissimo di biorischio. Di converso la situazione economica dei lavoratori è davvero vergognosa. I cosidetti “nuovi eroi” percepiscono stipendi da fame e indennità di rischio ridicole . Un settore quello della sanità privata che, nonostante il continuo sviluppo delle attività accreditate, da tredici anni non rinnova il contratto collettivo Nazionale con un effetto di perdita media del potere di acquisto per i lavoratori di oltre 300 euro al mese. Come Cisl, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo più volte sollecitato con proteste, manifestazioni e scioperi le associazioni di categoria AIOP e ARIS. Abbiamo coinvolto le Regioni, il Ministero della Salute, ciononostante i 700.000 addetti della sanità privata sono ancora senza contratto.  Oggi nel pieno dell’emergenza sanitaria gli operatori rischiano tutti i giorni di ammalarsi e persino di perdere la vita e per questo motivo che ci rivolgiamo nuovamente all’opinione pubblica, agli amministratori pubblici, alle forze politiche a tutti, al fine di denunciare la situazione e sostenere l’annosa battaglia.

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