In una nota l’Amministrazione rivolge il proprio ringraziamento ai lavoratori dell’igiene urbana che, nonostante lo sciopero odierno, hanno permesso di garantire il servizio di pulizia della città. Non era scontato, non lo è mai, – osserva l’assesszore alle Partecipate, Massimo Manzini –ma quando il rispetto per i cittadini, il senso del dovere e d’appartenenza si mischiano succede che nonostante lo sciopero generale nazionale indetto per oggi il servizio di pulizia della città sia comunque garantito. Rispettando il pieno diritto allo sciopero, l’Amministrazione ringrazia dunque i lavoratori che con uno sforzo importante .stanno assicurando, oltre ai servizi essenziali, anche il servizio di raccolta organico porta a porta, il giro delle utenze selezionate per la raccolta dell’indifferenziato, per la raccolta dell’organico e per la raccolta del cartone, lo spazzamento nei centri storici di Intra e Pallanza, la cura dei cestini del lungolago di Suna, in zona piazza Mercato/Don Minzoni/F.lli Bandiera/Sassonia, in zona Coop / Finanza/San Giuseppe. E’ una città fortunata quella che può contare su tanta professionalità e dedizione, conclude Manzini.
NELLA FOTO l’assessore Massimo Manzini


Premetto che sono Apolitico
ho letto con attenzione la sua affermazione sul “governare” contrapposto al “fare gli addetti stampa di Landini”. Nel comunicato del sindaco
Mi permetto di osservare che lo sciopero — indipendentemente da chi lo promuove — non è una messinscena né uno slogan, ma un diritto fondamentale conquistato attraverso lotte lunghe e spesso dolorose, e sancito dall’articolo 40 della nostra Costituzione.
“Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano.”
Dietro a uno sciopero ci sono spesso sofferenze, disuguaglianze, precarietà, o motivazioni come un Genocidio e una richiesta di ascolto che merita rispetto, anche quando non si condivide nel merito.
Governare, certo, è assumersi responsabilità.
Ma governare in una democrazia significa anche ascoltare il disagio sociale, e riconoscere la dignità delle forme di protesta previste dalla legge, anziché ridurle a strumenti di propaganda.
Il confronto tra istituzioni e corpi intermedi — come i sindacati — è parte integrante del nostro equilibrio democratico. Delegittimare chi sciopera o chi lo sostiene non è forza di governo, ma segno di debolezza del dialogo.
Cordiali saluti