La lista civica Cambia il Vento – Verbania si prende cura, che sostiene la candidatura a sindaco di Riccardo Brezza, annuncia l’incontro La Salute come bene primario della comunità. In questi ultimi anni dopo l’emergenza Covid è diventata evidente la fragilità del nostro sistema sanitario, in particolare quella del nostro territorio; a fronte di ciò riteniamo necessario riaccendere il dibattito sullo stato di salute della nostra comunità e sul futuro della nostra sanità, ospedaliera e territoriale. La costruzione della salute pubblica è un tema di importanza primaria che deve coinvolgere non solo le forze
politiche, ma l’intera comunità. Il concetto di salute va ben oltre l’assenza di malattia, si riferisce invece alla promozione del benessere fisico e mentale. Queste azioni di difesa e sviluppo della salute pubblica possono nascere solo con la partecipazione informata dei cittadini, attraverso entità organizzate o informali. Come lista civica Cambia il vento – Verbania si prende cura, ci impegniamo affinché la futura amministrazione comunale metta al centro della propria azione queste tematiche, attraverso la figura del Sindaco come autorità sanitaria e tramite la creazione di un Piano partecipato per la Salute coordinato da un consigliere appositamente delegato. Se ne discute lunedì 3 giugno alle 20.45 presso Il Chiostro di Intra, insieme a: Piergiorgio Duca, ordinario di statistica Istituto di Biometria presso Polo universitario Vialba – Ospedale Sacco; Cecilia Francini, medico medicina generale Casa della comunità delle Piagge, Firenze; Elisa Menzaghi, medico di medicina generale con esperienza territoriale ed ospedaliera a Verbania; Chiara Tosi e Andrea Gnemmi, candidati al consiglio comunale di Verbania per la lista Cambia il vento – Verbania si prende cura; Riccardo Brezza, candidato sindaco di Verbania.
Sabato 1° giugno dopo le 11,30 sarà presente ai gazebo della lista Libertà in piazza Ranzoni e in piazza San Vittore a Intra il candidato presidente alla Regione Alberto Costanzo.
Stiamo parlando di un capoluogo di provincia e finalmente un argomento che mi pare nessuno dei contendenti abbia ancora affrontato, un argomento che deve assolutamente fare da spartiacque rispetto la preferenza ad una delle forze che chiedono la preferenza. Ci vuole una presa di posizione e dire quale sia la propria idea sul futuro della sanità provinciale ma sopratutto le iniziative che una volta eletti verranno prese per ottenere lo scopo. I due mezzi ospedali hanno dimostrato la loro inadeguatezza rispetto l’organizzazione di tutti quei servizi ritenuti “vitali” per ottenere un sistema “efficace”, bisogna abbandonare l’idea del mezzo ospedale sotto casa per optare verso l’ospedale unico provinciale. Bisogna ascoltare il “grido” lanciato da chi di questa “missione” ne ha fatto un lavoro, medici e personale infermieristico. Tutte le risorse devono essere concentrate verso quell’obbiettivo. E’ inammissibile che un ricoverato al Castelli per una risonanza magnetica si debba mettere in lista, caricato in ambulanza e trasferito a Domo, al Castelli la risonanza magnetica non c’è, l’ospedale del capoluogo di provincia ma stiamo scherzando? Ovviamente no, è un fatto. E’ inammissibile che un infartato Cannobino, arrivato al dea del Castelli venga impacchettato e trasferito a Domo. E’ innammisibile che i pazienti del vco una volta che si presentano ai dea e necessitano di ricovero vengano trasferiti da Domo a Verbania e viceversa in base ai posti che si rendono disponibili, doppi servizi, doppi costi, mezzo risultato. Io credo che le famiglie ne abbiano piene le scatole. Solo chi ha provato può capire. Per alcuni esami di routine e dico di routine si prende l’ambulanza e si va a Novara, roba che si risolve in giornata, è incredibile che tra San Biagio e Castelli non si riesca ad organizzare un ambulatorio atto allo scopo. Il denaro stanziato da cirio servirà (sempre se arriverà) alla ristrutturazione delle mura dei due mezzi ospedali non alla ottimizzazione dei servizi, in campagna elettorale vale tutto, anche le balle………