COMUNISTI DEL VCO: PER LA SANITA’ LA PAROLA AI CITTADINI CON UN REFERENDUM

COMUNISTI DEL VCO: PER LA SANITA’ LA PAROLA AI CITTADINI CON UN REFERENDUM

Anche la Federazione del Vco del Partito Comunista italiano interviene sul tema della sanità dopo le reazioni suscitate dal piano Ires. Ecco il comunicato diffuso dal segretario Claudio Maulini:

I Comunisti del Vco ritengono indispensabile mantenere e migliorare i tre attuali Ospedali, tenere i due DEA, riaprire il Pronto Soccorso di Omegna 24 ore su 24, attivando il reparto di traumatologia al Madonna del Popolo.   Il Piano IRES significa:   – abbandonare il San Biagio per mettere un nuovo Ospedale fuori la Città di Domodossola;   – ridurre il Castelli di Verbania ad un piccolo Presidio svuotato da quasi tutti gli ambulatori e reparti facendolo diventare come il COQ con rischio privatizzazioni e speculazioni edilizie delle aree abbandonate, l’intero S. Biagio e due terzi del Castelli;   – ad Omegna rimangono gli stessi 116 posti letto attuali senza attivarne altri e quindi niente nuovo reparto di traumatologia;   – non esistono nel Piano risorse destinate alla sanità territoriale e domiciliare.      Il Piano è inaccettabile, impoverisce la sanità sul territorio e di fatto fa rientrare l’idea di Ospedale unico.   I Comunisti ritengono che l’unica possibilità per difendere il diritto alla salute è quello di ridare la parola ai cittadini e alle cittadine con un REFERENDUM POPOLARE PROVINCIALE in quanto titolare della volontà di decidere su un argomento tanto importante.  Diamo la parola ai cittadini!

 

 

  1. concordo in toto, visto che sarebbe un plebiscito, come già avvenuto per altre questioni in sospeso e puntualmente azzerate, come il passaggio del VCO alla Lombardia….

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