Nei giorni che precedono le feste e nei quali ci sarà un comprensibile rallentamento dell’attività amministrativa, a Babbo Natale chiediamo una cosa: trasparenza e correttezza nell’interesse di Verbania, dei suoi cittadini e operatori economici. Come gruppo consiliare riteniamo sia giusto portare all’attenzione dei cittadini di Verbania quanto accaduto la scorsa settimana in occasione della Commissione Urbanistica. Da circa 10 mesi la società proprietaria dell’Albergo Astor di Pallanza, la cui ristrutturazione è ferma da una decina d’anni, ha presentato un progetto per poter ripartire con i lavori chiedendo un parziale cambio di destinazione d’uso, ossia destinando metà edificio ad albergo – come è sempre stato – e metà ad appartamenti a fini residenziali. Il parziale cambiamento di destinazione d’uso è possibile in virtù della legge 106/2011, approvata dal governo Monti e finalizzata a sbloccare edifici abbandonati e in degrado. Per legge gli uffici comunali preposti avrebbero dovuto dare una risposta entro 120 giorni dalla domanda, cosa che non è avvenuta lasciando, dunque, la questione inevasa sino alla scora settimana. Infatti, solo in occasione della riunione del 14 dicembre, questo importante argomento, è stato presentato alla Commissione Urbanistica, alla quale è stato chiesto di esprimersi, con un parere vincolante, circa la sussistenza del necessario interesse pubblico come previsto dalla legge 106/2011. In altre parole la Commissione, dopo aver esaminato la documentazione presentata dalla proprietà avrebbe dovuto pronunciarsi sull’esistenza dell’interesse pubblico al parziale cambio di destinazione d’uso, che può ravvisarsi anche nella sola riqualificazione dell’area interessata. Peccato che il dirigente del settore Urbanistica abbia reso disponibili ai commissari solo tre degli oltre 70 documenti depositati dai progettisti, così rendendo impossibile ai commissari una valutazione di merito. Tra i numerosi documenti non resi di’sponibili vi era anche una relazione esplicativa sulle ragioni del cambio di destinazione d’uso parziale e della sussistenza dellinteresse pubblico. Tra scuse, risposte elusive e poco chiare del dirigente, il progetto dell’Astor è stato rinviato al 2018, quando sarà passato un anno dal deposito della domanda. E dire che l’assessore Brigatti, richiesto sul punto dal consigliere Patrich Rabaini, ha confermato che l’indirizzo dell’amministrazione comunale è sostanzialmente favorevole, salva naturalmente l’individuazione di un interesse pubblico. Questa risposta è giunta dopo che lo stesso aveva detto che l’Amministrazione non aveva alcun indirizzo. Troviamo questo atteggiamento da un lato grave, inconcepibile e senza alcuna giustificazione e, dall’altro, idoneo a ingenerare critiche circa la legittimità della procedura adottata. Non esprimiamo certo un giudizio sul progetto di recupero dell’albergo perchè non abbiamo ancora visto i documenti che non erano disponibili e ci pare corretto parlarne a ragion veduta, ma ci sentiamo di stigmatizzare un comportamento che danneggia, in fin dei conti, tutta Verbania, E che non può che ritardare eventuali opportunità di sviluppo e rilancio, anche in termini di posti di lavoro e vantaggi per la collettività sotto forma di oneri di urbanizzazione. COMUNICATO STAMPA COMUNITA’.VB Nella foto il consigliere Patrich Rabaini di Comunità.vb |