Le sempre più frequenti posizioni critiche assunte dal presidente del consiglio comunale Giandomenico Albertella nei confronti dell’amministrazione comunale hanno già suscitato non poche discussioni. Se ne è parlato da ultimo in occasione del voto contrario alla variazione di bilancio votata nel consiglio comunale del 4 giugno e della polemica per il mancato invito alla Commemorazione dei 42 Martiri di Fondotoce. Alcuni giudicano tali esternazioni inopportune e inconciliabili con la carica istituzionale ricoperta dallo stesso Albertella ed ora a far nascere esplicitamente un caso politico è l’intervento del gruppo consiliare Comunità Vb, il quale ricorda che il ruolo di presidente del consiglio, attribuito su proposta del Partito Democratico e dunque del partito di maggioranza relativa in consiglio, deve avere funzione di garanzia e di rappresentanza di tutto il consiglio stesso e non solo di una parte di esso. Ruolo di garanzia e rappresentanza – prosegue la nota di Comunità Vb – che risulta antitetico alle recenti dichiarazioni ufficiali assunte da Albertella che si sostanziano in una evidente rottura con l’amministrazione. Il nostro gruppo consiliare ha accettato, per spirito di collaborazione e senso civico, l’indicazione a suo tempo formulata dal Partito Democratico, votando Giandomenico Albertella alla presidenza del consiglio. Tuttavia, a seguito dell’atteggiamento pretestuosamente polemico assunto da quest’ultimo, e quindi constatando un finto ruolo collaborativo, non può esimersi dal chiedere intanto allo stesso Albertella, e poi agli altri gruppi consiliari, se tali atti di rottura siano compatibili con la carica di garanzia che riveste, ovvero se sia volontà del medesimo di dedicarsi alla legittima attività politica di opposizione consiliare, cosa che lo rende conseguentemente incompatibile con il ruolo di garanzia che dovrebbe rivestire in quanto presidente del consiglio comunale. Ragion per cui, ove voglia dedicarsi ad una attività politica in tale direzione nel consesso comunale, sarebbe opportuno che Albertella lo ufficializzasse in maniera chiara, e adottasse le determinazioni necessarie, rinunciando al suo ruolo istituzionale, non potendo più rivestire il ruolo di garanzia nel consiglio che presiede.