CON SILVIA PER VERBANIA: “SCIACALLAGGIO POLITICO DEL CENTRODESTRA”

CON SILVIA PER VERBANIA: “SCIACALLAGGIO POLITICO DEL CENTRODESTRA”

Riceviamo dalla lista civica “Con Silvia per Verbania” le seguenti valutazioni sull’operato del Comitato per il NO e del centrodestra verbanese in merito al referendum per la fusione tra Verbania e Cossogno e alle conseguenze del voto:

Veramente inqualificabile il comportamento del Comitato NO fusione che ha sbeffeggiato i residenti di Cossogno favorevoli al SI e fatto terrorismo psicologico inventandosi la chiusura della farmacia (e della posta) in caso di vittoria del SI e puntualmente smentiti (nel caso della farmacia dallo stesso farmacista). E ora per timore che il sindaco pensi solo lontanamente di lasciare il suo incarico, temendo che non riesca a garantire la gestione finanziaria di base del Comune perché privo di risorse economiche sufficienti, quelle che la fusione avrebbe ampiamente garantito (parliamo di 5-600.000€/anno!) porgono l’altra guancia al ” loro sindaco, il sindaco di tutta Cossogno” chiedendogli di restare fino alle prossime elezioni amministrative! Chiaramente il Sindaco Camossi resterà al suo posto per grande senso si responsabilità nei confronti di tutti i cittadini cossognesi portando a termine il mandato senza poter però impostare nessun importante progetto ipotizzato di investimento per lo sviluppo economico del paese, del territorio, del parco.

Veramente al limite dello sciacallaggio poi il comportamento del centrodestra verbanese che dopo aver professato l’astensionismo su di un tema tanto importante, che avrebbe dovuto sensibilizzare le coscienze di tutte le forze politiche richiamando al senso di responsabilità, ora accusa i Sindaci di Verbania e Cossogno di aver condotto un’operazione politica quando invece è sotto gli occhi di tutti la vergognosa strumentalizzazione politica che ne stanno facendo loro unicamente per contrastare l’azione amministrativa dei due sindaci in vista delle elezioni del prossimo anno. Ad esse a Verbania il centrodestra si presenterà con un candidato (Giandomenico Albertella) che non ha votato suggerendo sostanzialmente, con il suo peso politico, ai verbanesi l’astensione, sottraendo di fatto al Comune che avrebbe intenzione di governare la prossima legislatura importantissimi fondi (30 milioni di euro). Essi avrebbero potuto essere utilizzati per lo sviluppo della città e del territorio, compresa la messa in sicurezza della Statale 33 del Lago Maggiore, che tanto sta a cuore al sindaco di Cannobio, dove oltre ad Anas e Regione anche i Comuni interessati potrebbero dover mettere a disposizione risorse. Una delle accuse sempre fatte da questi signori  all’amministrazione verbanese è la mancanza di una visione globale delle necessità del territorio, pare ora che questa manchi loro totalmente. Ma si sa, in base alle convenienze si usano due pesi e due misure!

 

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