
Federconsumatori di Verbania informa che, a seguito della divulgazione dei casi di truffe del catalogo da parte mezzi di stampa, sono giunte altre segnalazioni e altri cittadini si sono rivolti ai propri sportelli denunciando il raggiro di cui sono state vittime mentre prima erano ignari dei loro diritti e quindi dei possibili rimedi. Una signora della Val Vigezzo di 60 anni ha sottoscritto un buono d’ordine per l’acquisto di un letto di una piazza e mezza del valore complessivo di 3.800 euro, versando anche una caparra di 900 euro con impegno di pagare la rimanente somma a rate. Il bene però non è stato consegnato, quindi è stato possibile chiedere l’annullamento del contratto ed esercitare il diritto di recesso ai sensi delle norme del Codice del consumo. Il contratto ha numero progressivo 4573, pertanto l’incrocio con i casi precedenti di contratti numero 4703 e 4735 evidenzierebbe che le vittime sono salite addirittura a circa 160. Tra le zone colpite il Cusio, Mergozzo, la Val Vigezzo e l’alto novarese, mentre la Società venditrice ha sede nel Veneto. Si segnala anche il caso di una signora di 67 anni di Verbania: fortunatamente è stato firmato solo un contratto senza la compilazione di buoni d’acquisto e l’impegno di spesa è di 7.000 euro in 3 anni. Naturalmente si rinnova l’invito ai cittadini a non esitare a denunciare il raggiro, contattando con urgenza le Forze dell’Ordine o il numero 351 880105.