Nell’ultimo numero de “Il punto”, l’ex sindaco Marco Zacchera torna sulle motivazioni che l’anno scorso lo hanno portato alle dimissioni svelando ulteriori circostanze anche alla luce dei risultati elettorali: Molti hanno letto su IL PUNTO della scorsa settimana e poi commentato sui blog gli sconcertanti testi delle mail ed sms scambiati l’anno scorso tra il mio ex “fedele” assessore Matteo Marcovicchio e il mio ex “fedele” addetto stampa Massimo Parma, tuttora remunerato collaboratore comunale (!). Questa settimana volevo pubblicare altri sconfortanti testi dai quali si sarebbe constatato come in quel periodo queste stesse persone offendevano e sbeffeggiavano un altro assessore per le sue presunte tendenze sessuali. Sì, c’erano anche questi comportamenti tra i “galantuomini” che mi circondavano, tanto che mi chiedo se alcuni fatti non siano avvenuti proprio per motivazioni legate a queste pressioni psicologiche. Ho però deciso di non pubblicare queste mail, per due motivi. Il primo è che quel “fedele” assessore è stato sconfitto alle elezioni di domenica scorsa, non entrerà in consiglio comunale (né entreranno altri personaggi coinvolti nelle mie dimissioni) ed è quindi inutile sparare sulla Croce Rossa visto che a far pulizia ci hanno già pensato gli elettori, ma il secondo e più importante motivo è stato che – riflettendo – io non ho il diritto di prestarmi a causare indirettamente altre angosce a chi ha già silenziosamente subito queste violenze. Un aspetto che comunque mi ha indignato perché è stato violato il rispetto comunque dovuto verso la libertà privata e personale di una persona, oltretutto collega di giunta, in un modo barbaro, becero e volgare di concepire la politica:vergogna! Le denunce penali che ho presentato e che spero avranno un iter giudiziario spedito chiariranno molte altre cose sperando che si faccia finalmente completa chiarezza. Chissà che comunque le trombature elettorali di domenica scorsa non facciano intanto calare l’arroganza di qualcuno e soprattutto gli consiglino di cambiare mestiere: l’agricoltura ha sempre bisogno di braccia.