COSI’ E’ NATA L’ARTE NEL BICCHIERE

COSI’ E’ NATA L’ARTE NEL BICCHIERE

Abbiamo già presentato L’ARTE NEL BICCHIERE,  l’inedita manifestazione con cui la nota barlady Cinzia Ferro festeggia i 25 anni a Verbania con una serata-evento nella sede di Palazzo Viani Dugnani del Museo del Paesaggio: giovedì 19 settembre dalle 18.30 alle 22 nel Garden Cafè del cortile del palazzo, con finger food e musica a cura del Caffè delle Rose Bistrot, verranno proposti ai partecipanti 11 cocktails ispirati ad altrettante opere d’arte ospitate al museo. Nel corso della serata visite guidate al museo per conoscere da vicino le opere che hanno ispirato i cocktails. L’Arte nel Bicchiere è organizzato da Cinzia Ferro in collaborazione con Museo del Paesaggio, Città di Verbania, Caffè delle Rose Bistrot, Vini e Affini.  Il biglietto costa 25 euro e che per informazioni e prenotazioni ci si rivolge a 338 6866347, 0323 288371, info@caffedellerosebistrot.it.

Per entrare nel cuore del singolare evento, pubblichiamo ora di seguito come l’idea è nata e si è realizzata con la diretta testimonianza di Cinzia Ferro La Ci:

In occasione del 25esimo mio anno a Verbania, ho pensato di trovare un modo simbolico per  ringraziare la città che mi ha adottata nel 1999. Molte le idee e chiaramente legate al mio lavoro  ed al mio locale che ha preso vita proprio in quell’anno. Ma poi ho pensato che un omaggio alla  città che amo lo avrei potuto realizzare si con il mio lavoro ma in un contesto diverso, che avrebbe  potuto racchiudere simbolicamente cio’ che amo e l’omaggio in questione. L’arte, la città e le mie  “creature liquide”. 

 Amo L’ARTE tanto da portarla e farla vivere anche all’Estremadura cafe. Amo la mia città. Amo  creare pozioni che sappiano raccontare, chiamate comunemente cocktails.   All’Estremadura Cafe ho sempre dato spazio ad opere di pittura, di scultura, di fotografia facendo  divenire le pareti del locale una piccola galleria emozionale da guardare gustando un cocktail, si  buono, ma comunque con una storia ed una ricerca emozionale. Il mio piccolo “tempio della  miscelazione emozionale”, così ho sempre pensato e vissuto Estremadura. Un LABORATORIO si  di ricerca di ingredienti, nuove tecniche e sapori ma anche e soprattutto un laboratorio di  sentimenti e attimi di vita miei e degli avventori. 

Il pensiero però non si è fermato qui ed è partito alla ricerca di una perfetta sinergia seguendo le  parole chiave del mio intento: VERBANIA , ARTE , MISCELAZIONE , EMOZIONI.  

Ed a questo punto l’illuminazione: IL MUSEO DEL PAESAGGIO.Una dedica all’arte, parte della storia della mia città, dei personaggi della storia e dell’arte che vi  sono passati e che vi sono vissuti. Personaggi che come me, forestiera, il fato ha portato a  camminare sulle sponde del lago fino a sentirsene parte e cittadino. Da questa idea poi è nata una ulteriore sinergia.  

Nel cortile del Museo del Paesaggio, di Palazzo Viani Dugnani, vi è il Garden Caffe’condotto da  amici e professionisti del territorio: lo chef Massimiliano Celeste e l’imprenditore Marco Ruga  (proprietari anche del vicino Caffe’ delle Rose bistrot). Dopo una piacevolissima chiacchierata con  loro, l’idea ha preso vita. Una bella serata che possa racchiudere arte e professione!  Una serata con:  le mie “creature liquide” studiate e dedicate ad alcune opere del museo; il gusto delle delizie di Massimiliano; la possibilità di visitare ed ammirare il museo, aperto per l’occasione. 

BINGO! Quello che volevo, un modo per dire grazie esaltando l’arte fisica delle opere del museo e  l’arte di creare ricette uniche che raccontino il museo, un pezzettino di Verbania che deve  rimanere nelle persone che lo ammirano, magari assimilato attraverso una insolita bevanda. 

Questo servirà anche a dimostrare e far meglio comprendere come il mio mondo, quello della  miscelazione (il termine mixology non mi piace, mi piace di PIU’MISCELAZIONE e troppo spesso  oggi utilizzato in modo improprio a volte un po’per esibizionismo) sia creativo, di studio (molto  studio), di ricerca, di passione. Stesse prerogative assolutamente in sintonia con il mondo  dell’arte.  I miei cocktails prendono vita da una ispirazione e gli ingredienti vengono ricercati seguendo tutte  le sfumature che la storia che vado a raccontare propone. Nel caso di un opera d’arte possono  legarsi alla sensazione che lo spettatore vive ammirandola ma anche agli elementi dell’immagine  così come all’artista stesso ed alla sua vita. Nulla di casuale, tutto studiato ed inerente. 

Infine un ultimo ma importantissimo pensiero  progetto questo che secondo me ma anche secondo Massimiliano e Marco, potrebbe avvicinare  e far affezionare maggiormente i verbanesi al museo che vive dal 1914 tanto da volerlo sempre  più conosciuto ed aiutarlo a crescere, modificarsi, modernizzarsi seguendo i tempi odierni e  spalancando le porte a sempre più persone.   E’ un vanto della città, allora cominciamo, facciamolo “urlare” sostenuto dal GUSTO! Non è da  tutti i giorni bersi un opera in un piacevole contesto gustando deliziose creazioni di un grande chef cittadino supportato da un imprenditore pieno di idee che ama la sua città. Non posso e non voglio  non citare mio marito Stefano che da verbanese ha da subito supportato la mia idea e si è reso  disponibile ad aiutare per la logistica dell’evento ed a mettere a disposizione tutti i prodotti  beverage necessari attingendo da Vini e Affini, il nostro negozio di Fondotoce. Tutto questo è stato condiviso e accolto con GRANDE entusismo, dal presidente del museo Carlo  Ghisolfi che si è reso da subito disponibile per la realizzazione di questa idea.  

NELLA FOTO la presentazione dell’evento: da sinistra il presidente del Museo Carlo Ghisolfi, lo chef Massimiliano Celeste,  il sindaco Giandomenico Albertella e Cinzia Ferro

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