CRISTINA: AL REFERUNDUM “NO” CONTRO IL SISTEMA CHE ZITTISCE POPOLI E TERRITORI, VCO COMPRESO

CRISTINA: AL REFERUNDUM “NO” CONTRO IL SISTEMA CHE ZITTISCE POPOLI E TERRITORI, VCO COMPRESO

Sul referendum sul taglio dei parlamentari del 20 e 21 settembre giunge una ferma presa di posizione della deputata di Forza Italia Mirella Cristina: Se non fosse un referendum confermativo e avesse il quorum non andrei a votare, ma considerato il fatto che il quorum non c’è mi presenterò alle urne per dire convintamente no per ribellione al sistema e ribellione a questo Governo, che vuole zittire il popolo e i territori perché tagliare i parlamentari senza garantire adeguata rappresentanza ai territori attraverso una riforma della Legge Elettorale significa zittire i cittadini, in primis quelli del Verbano Cusio Ossola che rischiano di non esprimere mai più un deputato.  Cristina spiega di aver contribuito con il suo voto, lo scorso 8 ottobre, all’approvazione della Legge sul taglio dei parlamentari e della riforma costituzionale sulla quale ora i cittadini saranno chiamati ad esprimersi attraverso il referendum: Allora però i presupposti erano ben diversi, avrebbe dovuto intervenire la riforma della Legge Elettorale per garantire, nonostante il taglio, adeguata rappresentanza a tutti i territori, Vco compreso.  Aggiunge che molte Regioni, a seguito della riforma, rischiano di non esprimere senatori e molti territori di mai più esprimere deputati.

Nella foto l’onorevole Mirella Cristina

  1. Fa piacere che l’On. Cristina spieghi ai suoi elettori, il cambiamento di rotta. Fa meno piacere il silenzio del Pd, che dopo avere votato, in parlamento, per tre volte No, ora si è piegato totalmente al M5S. Sperando di avere ancora dei rappresentanti del territorio, io voto NO

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  2. Quindi politica,dialettica, confronto non esistono più? Ma si, diamo una mano a quelli che ci chiamano il partito di Bibbiano. Allora il Pd si faccia dare una mano per i decreti sicurezza. Per quel che vale, voterò no e mai più Pd

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    • Ci mancherebbe, ognuno è libero di votare ciò che vuole. E poi si sa che, tra i 2 litiganti, il terzo gode.

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      • Cara Cristina. Il problema è davvero una legge elettorale ridicola. La migliore che abbiamo avuto è stata il mattarellum ma ora servirebbero un maggioritario secco uninominale e il presidenzialismo. Il taglio è solo propaganda. Non è il numero dei parlamentari ma la qualità. Che tra l’altro non si misura dalle presenze ma da quello che si produce e dalla presenza, quella si, sul territorio. Io non andrò a votare. Saluti.

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  3. in effetti il comunicato della parlamentare mal si concilia con la raccolta firme per la nomina del loro presidente senatore a vita: ennesimo caso di poltrona calata dall’alto….

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