Il sindaco Marchionini riferisca al più presto al Consiglio comunale su Villa San Remigio. A chiederlo è Mirella Cristina candidata sindaco del Centrodestra, secondo la quale nell’accordo con la Regione Piemonte annunciato ieri che prevede la concessione della storica dimora in comodato d’uso per cinquant’anni al Comune di Verbania, vi siano delle zone d’ombra. La manutenzione ordinaria e straordinaria ad esempio – aggiunge Cristina – , che è un costo non da poco, a chi spetterà? La Regione intendeva vendere Villa San Remigio perché diventata un onere non più sostenibile: di questo grave onere dovrebbe quindi farsene carico il Comune che, oltretutto, ha risorse sicuramente inferiori alla Regione? La rappresentante del centrodestra solleva dubbi anche sulla finalità dell’operazione: Apprezzo l’idea di unire Villa San Remigio e Villa Taranto, anche da me auspicata in campagna elettorale, ma assumere degli oneri certi solo per partecipare ad un bando, che, per definizione, è una gara e quindi non dà alcuna certezza di “vittoria”, non è certo lungimirante. Il Sindaco non tratti queste importanti questioni solo in Giunta o, peggio ancora, nell’ufficio torinese di Aldo Reschigna, ma venga a parlarne in consiglio comunale di fronte a tutta la città».
Va bene andare a cercare i problemi ma ora mi sembra che il candidato sindaco del centro destra che ha SONORAMENTE perso al primo e al secondo turno stia proprio cercando il pelo nell’uovo. Chissà, magari dalla concessione della Villa il Comune o chi gestirà villa e parco avrà grossi introiti economici ….e non accollarsi gli oneri mi sembra da “avidi”. Prima di strombazzare vediamo cosa salta fuori. Di certo Marchionini ha da parte sua il consenso popolare e questo le permette di fare scelte, coraggiose, per la città.
Il consenso non significa “faccio quello che voglio”, almeno in democrazia. Il sindaco vada in consiglio comunale e illustri bene nel dettaglio che cosa vuole fare: che male c’è in tutto questo? Quanto ai “grossi introiti economici”, siamo sicuri? Villa Taranto è già molto visitata e se l’idea è quella di accorparle Villa San Remigio non credo, per quanto il prodotto sia sicuramente eccellente, che i visitatori aumenteranno di molto. E’ questione di logica e buon senso: se la spesa è maggiore degli introiti il gioco non vale la candela, perché soldi da buttare non mi risulta che ce ne siano in questo momento. Altro che “avidità”, altro che “pelo nell’uovo”