CROSS FESTIVAL, ULTIMI SPETTACOLI E SI CHIUDE CON IL MINISTRO

CROSS FESTIVAL, ULTIMI SPETTACOLI E SI CHIUDE CON IL MINISTRO

Domani, domenica 1° luglio, alle 18.30 al Teatro il Maggiore a conclusione del CROSS FESTIVAL 2018 e in occasione della presentazione della prima nazionale dello spettacolo di danza contemporanea “Tail Language” della compagnia sud coreana Art Project BORA, si terrà la conferenza stampa di lancio dei nuovi progetti di LIS LAB per il prossimo triennio, alla presenza, tra gli altri, del neo ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Alberto Bonisoli, del vicepresidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna e del sindaco Silvia Marchioni.

L’occasione dell’incontro è data da due importanti riconoscimenti ottenuti da LIS LAB:  CROSS Festival è stato selezionato dal MiBACT come Festival di Danza per il triennio 2018-20 sui fondi del Fondo Unico per lo Spettacolo e come nuova istanza Cross diventa dunque a tutti gli effetti Festival nazionale, un’eccellenza della Regione. Inoltre, anche un altro progetto di LIS LAB, CROSS Residence, ottiene un importante contributo grazie ad un intervento di Ministero e Regione Piemonte, per il triennio 2018-2020. Il premio CROSS Award, curato da Tommaso Sacchi, il cui bando è annunciato in occasione della conferenza stampa, diventerà un punto di riferimento nazionale e internazionale per la produzione di progetti di artisti in residenza, presso il teatro Il Maggiore e Casa Ceretti del Museo del Paesaggio di Verbania.

Il programma del Festival si conclude con due importanti compagnie di danza contemporanea dalla Corea del Sud, con il supporto di Art Council Korea, in prima nazionale a Cross Festival. Questa sera alle 19 (e in replica alle 21) al Museo del Paesaggio  “Silentium” con la compagnia Noname Sosu, e il coreografo Choi Young-hyun protagonisti di una performance che vuole indagare il confine tra corpo e espressione. Domani al Maggiore alle ore 21, spettacolo di danza contemporanea della compagnia Art Project Bora con “Tail Language”, cinque personaggi delle favole orientali per raccontare il lato comico dell’essere umano. Questo lavoro rivela quanto il linguaggio del corpo risulta essere più primitivo e lucido rispetto al testo e alle parole, e lo fa attraverso un processo smantellamento e ricombinazione di movimenti strutturali e semiotici come l’intersezione di linee e forme. Il linguaggio del corpo si rivela in questo lavoro, che si propone come un piccolo, ma importante, tentativo di scoperta della verità in opposizione all’ipocrisia e alla superficialità intellettuale dei dialoghi e delle relazioni sociali.

 

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