
Presso il Centro eventi Il Maggiore è stato presentato CULTURAGILITY – Spazi di Sviluppo Culturale, il progetto per una transizione che porti a ricadute positive, sostenibili ed inclusive a favore dei soggetti culturali, profit e non-profit, della comunità verbanese e provinciale. Sono intervenuti il sindaco Silvia Marchionini, Rita Nobile presidente della Fondazione Il Maggiore, l’assessore alla cultura Riccardo Brezza, Antonella Cirigliano della direzione di Lis Lab, Francesca Zanetta commissario della Fondazione Cariplo. Il progetto, che mira ad una valorizzazione delle potenzialità culturali del Maggiore in riferimento non solo alla città di Verbania ma all’intero territorio circostante, è stato finanziato sul bando PER LA CULTURA 2020 di Fondazione Cariplo con l’assegnazione di un contributo di 155.000 euro ed è promosso da FONDAZIONE CENTRO EVENTI IL MAGGIORE Capofila, COMUNE di VERBANIA con ASSOCIAZIONE LIS LAB – CROSS PROJECT come partner-
Il progetto è riassunto nel neologismo CulturAgilty, in cui la cultura diviene uno strumento agile ed abile a muoversi velocemente e facilmente. La velocità di trasmissione del messaggio culturale viene supportata da una comunicazione efficace e da un contesto territoriale di sfondo che ne aumenta il valore proprio. Per fare questo, le iniziative culturali, anche di pregio, vanno supportate da una revisione delle strategie di comunicazione che consentano il raggiungimento di nuovi pubblici e l’aumento della propensione alla partecipazione; a loro volta le strategie comunicative necessitano di creazione e rafforzamento di know-how e di nuovi modelli organizzativi e gestionali. CulturAgility intende avviare una transizione che porti a ricadute positive, sostenibili ed inclusive a favore dei soggetti culturali, profit e non-profit, della comunità verbanese e provinciale. A medio e lungo termine il modello, grazie all’infrastrutturazione, è in grado di fornire interessanti sviluppi in una logica di sostenibilità e di crescita.

Foto Bonino
La struttura de Il Maggiore è frutto di un notevole finanziamento derivante da Fondi Europei, per cui si è provveduto a realizzare al meglio il necessario per avviare le funzionalità minime ed indispensabili della struttura. Un passo avanti strategico ulteriore ed importante sarebbe, anche ai fini della realizzazione di questo progetto, quello di cablare digitalmente lo spazio individuato come studio tecnologico-digitale, le aree foyer e la sala teatro del Centro Eventi Il Maggiore, così da predisporli per attività di trasmissione digitale. Tali spazi interni, alla luce dell’emergenza Covid-19, hanno la necessità di essere ripensati nelle loro modalità di utilizzo attraverso piccoli e grandi interventi che consentano, in un ambiente sicuro, di ricreare le condizioni di tranquillità e fiducia, indispensabili per una piacevole fruizione, ma anche l’attivazione, contestualmente, di nuovi servizi di fruibilità a distanza, come quelli di carattere digitale. Ciò diventa necessario per poter rimanere al passo con l’evoluzione tecnologica e digitale che affianca sempre più i processi ed i percorsi creativi, anche quelli che tradizionalmente ritenevano imprescindibile il rapporto con lo spettatore. L’ipotesi presentata lavora infatti sia sul lato digitale/tecnologico sia sul lato di rafforzamento delle possibilità di mantenere un contatto diretto con il pubblico, in situazione di sicurezza all’aperto.
La STRATEGIA DI INTERVENTO mira a: rinforzare l’organizzazione interna della Fondazione e dei partner di progetto, in termini di conoscenze e competenze / aumentare le competenze dei partner di progetto e degli stakeholder / realizzare uno spazio interno al Maggiore allestito con strumenti adeguati a realizzare produzioni di contenuti culturali distribuibili sul web, creando un archivio fruibile da tutti gli operatori del territorio / attivare un servizio di supporto alla comunità territoriale in termini di struttura e di servizi messi a disposizione della Fondazione e dei soggetti che operano nel settore culturale/artistico comunale e provinciale / rifunzionalizzare lo spazio esterno del teatro (arena esterna) allestendolo con dotazioni che la rendano fruibile in maniera permanente nel periodo maggio/giugno-settembre consentendo la fruizione in sicurezza e rafforzando la struttura in termini di valore aggiunto sfruttando la bellezza del paesaggio di contesto come sfondo delle rappresentazioni artistiche / avviare un percorso di coinvolgimento degli stakeholder territoriali del settore culturale per la condivisione e la comunicazione delle varie proposte / comunicare in maniera continuativa i processi in essere e le proposte culturali/artistiche realizzate / erogare proposte artistiche mirate per categorie specifiche con finalità inclusiva e di ampliamento del pubblico / attivare nuovi servizi culturali e verso terzi in modo da contribuire alla sostenibilità, anche economica, della struttura nel suo insieme
RISULTATI ATTESI sono pertanto: dal punto di vista strutturale, uno spazio allestito all’aperto in grado di offrire proposte culturali, teatrali, artistiche, musicali in un ambiente paesaggio attrattivo di per sé che viene ulteriormente valorizzato dal punto di vista turistico oltre che culturale / attraverso l’introduzione di allestimenti tecnologici strutturali, creareuna struttura interna propria in grado di fornire nuove forme di servizi culturali e web-digital / fruibilità di nuovi servizi da parte di pubblici ora esclusi in una logica di inclusione / un nuovo asset strategico per la struttura che possa portare benefici in termini di sostenibilità anche economica, rafforzando l’utilizzo di servizi a fruibilità commerciale, anche con servizi a pagamento / una struttura rimodernata in alcuni servizi, innovativa ed inclusiva nella proposta di offerte culturali a disposizione della cittadinanza e degli stakeholder territoriali.
Nella foto da sinistra Marchionini, Zanetta, Nobile, Brezza, Cirigliano

Lo spazio della ex Arena.
singolare… in un paese normale, prima si metterebbero a norma le strutture (il CEM non è a norma) e poi si presenterebbero i contenuti e i progetti di sviluppo. Ma cane non mangia cane e li fanno tutti che tutto sia in regola. Resta solo il dubbio se ridere o piangere.
tempo al tempo….