DA VERBANIA UN NUOVO AUDIOLIBRO DEDICATO ALLA MONTAGNA

DA VERBANIA UN NUOVO AUDIOLIBRO DEDICATO ALLA MONTAGNA

Le maschere di Pocacosa” di Claudio Morandini è un romanzo per ragazzi che narra un’insolita storia di montagna tra boschi, libertà e contrasto al bullismo. Grazie alla convenzione tra Club Alpino Italiano e Associazione Libro Parlato Lions di Verbania, diventa ora un audiolibro a disposizione di chi non può leggere autonomamente (come ciechi, ipovedenti, disabili fisici e psichici, pazienti ospedalizzati, dislessici e autistici). L’audiolibro sarà presentato a Verbania venerdì 28 febbraio, in un evento per i ragazzi della scuole secondarie di primo grado locali alle 9,30 nell’auditorium dell’Istituto Cobianchi, alla presenza dell’autore e del donatore di voce.
Il libro di Morandini – pubblicato da Salani Editore e Cai – è da pochi giorni disponibile nell’audioteca di Libro Parlato Lions, costituita da volumi registrati a viva voce. E’ il secondo titolo a diventare un audiolibro grazie alla convenzione tra Cai e Libro Parlato: un anno fa, infatti, era uscito un altro romanzo per ragazzi, “Cento passi per volare” di Giuseppe Festa, sempre edito da Salani e Cai.

Renato Callegari è la voce narrante dell’opera.  Viva soddisfazione è espressa per questo nuovo prodotto da Giulio Gasparini, presidente di Libro Parlato, secondo il quale con questo romanzo l’autore affronta felicemente la letteratura per ragazzi, trattando con innegabile sensibilità anche il tema del bullismo. Per il vicepresidente generale del Cai, il verbanese Antonio Montani, la collaborazione con Libro Parlato consente di portare avanti una vera e propria attività di montagnaterapia che, anche se non prevede accompagnamenti dei disabili sui sentieri, consente loro di venire a contatto con la montagna, il suo ambiente naturale e gli animali che ci vivono e in questo modo può formarsi in loro il desiderio di scoprire le terre alte anche nella vita reale.

Il racconto dell’insegnante valdostano Morandini narra le vicende del dodicenne Remigio a cui le maschere fanno paura. Il motivo è da ricercare nel fatto che a Pocacosa (paese immaginario di montagna) tutti sembrano impazzire nei giorni del Carnevale. Nascosti dietro mascheroni spaventosi, i ragazzi minacciano, inseguono, distruggono, infieriscono, e sembrano avercela soprattutto con lui, che a scuola è il più bravo. Per proteggersi Remigio scappa su per il bosco, verso le cime. Lassù, tra le montagne, troverà il modo di rifarsi, dopo aver imparato ad ascoltare i suoni della natura, a percepire ogni odore, a capire ogni verso degli animali, a rispondere a tono e a rimanere immobile fino a smettere di respirare e diventare invisibile. Ma non si tratterà di una vendetta, perché Remigio sa quanto siano infantili: la paura non è un’arma da usare contro gli altri, ma una sensazione che tutti dobbiamo provare e imparare a controllare.

 

 

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