
I consiglieri comunali Renato Brignone e Ludovico Martinella, con Carlo Bava e Andrea Marconi (per conto do “Una Verbania Possibile” e dei gruppi consiliari di riferimento “Sinistra e Ambiente2 e “Cittadini Con Voi”) nel corso di una conferenza stampa hanno tracciato il bilancio di due anni di attività amministrativa esprimendo profonda delusione e un duro giudizio politico sull’operato e sui metodi di sindaco e giunta, con una critica a tutto campo. Il documento diffuso nell’occasione, integrato con alcune dichiarazioni, esprime i motivi principali di questa insoddisfazione.
1 – Mancanza di una metodologia di progettazione della città. Gli esempi di Madonna di Campagna , Lidl e “piano parcheggi” (costoso, inesistente e/o improvvisato) evidenziano questo fatto. Gli interventi appaiono sempre limitati al solo sito di intervento e non sono integrati in un disegno più grande nel quale dovrebbe essere evidente l’idea della città che questa amministrazione dovrebbe avere. Si ritiene pericoloso questo modo di agire in considerazione di altri pezzi pregiati di città (Acetati, Eden, Villa Poss, Colonia Motta ecc. ) dei quali ancora non si conoscono le intenzioni della Giunta. Le eredità che verranno lasciate alla città rischiano di essere pesanti e svincolate le une dalle altre, frammentando ancor più l’urbanistica cittadina.
2 – In realtà qualcuno le decisioni le prende, qualcuno decide i progetti della città e, con quella chiamata dal sindaco ‘regia sotterranea’, fa cose e vede gente. Chi prende queste decisioni? Dove vengono prese? Le commissioni si trovano a dover discutere di qualcosa di già deciso. Attivismo, decisionismo, assunzione di responsabilità possono essere anche cose positive nell’attività amministrativa, ma l’attuale modo di fare umilia la politica e le decisioni del consiglio comunale. In generale nelle commissioni si respira una pesante aria di tensione dove si presenta il sindaco, si registra un netto cambio di comportamento dei commissari tra il prima (senza sindaco) e il dopo (col sindaco). Questa conflittualità portata all’estremo è estremamente nociva per ogni tipo di collaborazione ed è testimoniata dalle spese inutili e dalle battaglie, inutili, combattute dal Comune a proposito ad esempio di dipendenti, canile, stadio … Chi paga per queste situazioni? Perchè fare lotte del genere?
3 – L’impossibilità a collaborare è testimoniata da alcune spiacevoli situazioni come l’aver fatto mancare il numero legale in una commissione dove si sarebbe dovuto trattare di un tema importante come quello dei migranti oppure quando una proposta sui rifiuti ha visto la maggioranza votare contro in conseguenza di un diktat del sindaco, turbato dalle parole del consigliere di minoranza. Non si riesce a discutere su nulla, neppure su ciò su cui di potrebbe essere d’accordo !
4 – Sui rifiuti si ritiene che ancora ancora ci sia poca chiarezza, i lusinghieri dati di raccolta differenziata sono falsati dal fatto che la qualità della stessa risulta un mistero. I controlli chi li fa e come? Sarà capitato a chiunque di vedere i cestini della città utilizzati come fossero cassonetti. Ora non si sa come intervenire e come migliorare le cose. Crediamo sia necessario fare chiarezza sulla paventata privatizzazione di Con Ser Vco.
5 – In questi ultimi giorni il PD ha scoperto l’agenda digitale, tema sul quale il nostro gruppo ha, nel corso del 2016, approfondito il rapporto PA/cittadini; chi aiuta il PD a comprendere questo strumento è, infatti, autore dell’applicazione ALBOPOP Siamo convinti che alla base di ciò che ci prefiggiamo in termini di partecipazione, rendere più facilmente fruibili le informazioni istituzionali per i cittadini sia dirimente. Ci aspettiamo che il partito di maggioranza decida di applicare tutti i sani principi espressi nell’agenda digitale, a partire dai “workshop” tematici, ma soprattutto che valorizzi adeguatamente il progetto già realizzato in questa ottica.
Altre critiche riguardano in ambito sanitario il ritardo della città nel predisporre la propria casa della salute in una fase di cambiamento epocale della medicina territoriale, la mancanza di attenzione e approfondimento su progetti innovativi che potrebbero trovare condizioni favorevoli per svilupparsi sul territorio cittadino, la mancanza di un approccio e di un dibattito sul futuro dell’area ex Acetati. Non mancano critiche alla stampa locale, accusata di non condurre inchieste e non punzecchiare, incalzare e chiedere informazioni e chiarimenti all’amministrazione, con il risultato che la politica ne esce svilita e la stampa risulta inutile (….).
In prospettiva si esprimono alcuni auspici conclusivi:
Ci piacerebbe che da oggi si aprisse una stagione di collaborazione e progettazione che consideri centrali la condivisione delle idee e il rispetto della città e dei cittadini, allontanando dalle necessità politiche e sociali, le necessità di propaganda partitica
– che le commissioni inizino a lavorare in maniera costruttiva (ad oggi non abbiamo avuto nessuna proposta di deliberazione dalle commissioni consiliari)
– che la maggioranza rispetto il programma elettorale nelle sedi istituzionali e non solo nei comunicati stampa e nella lista dei desiderata
– che si inizi a progettare la città e a costruire il futuro in maniera più integrata
– che venga stilato nelle varie commissioni un calendario degli argomenti che dovranno essere discussi e per i quali ogni commissione si impegnerà a proporre una proposta di deliberazione
– che l’amministrazione si impegni a considerare in ogni intervento la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente.