DAL CENTRODESTRA ALTRI NO AL CAMBIO DI INTITOLAZIONE DELLA SCUOLA MEDIA DI PALLANZA

DAL CENTRODESTRA ALTRI NO AL CAMBIO DI INTITOLAZIONE DELLA SCUOLA MEDIA DI PALLANZA

Il cambio di denominazione della Scuola Media di Pallanza da “Luigi Cadorna” a “Gino Strada”  è subito diventato argomento di polemica e di contrapposizione politica. Oggi giungono comunicati decisamente contrari da partiti del centrodestra, a cominciare dalla seguente nota congiunta dei gruppi consigliari Insieme per Verbania e Prima Verbania:

NON IMPORTIAMO A VERBANIA LA “CANCEL CULTURE” AMERICANA

Nel corso dell’ultimo anno abbiamo letto tutti nelle cronache di giornale la formazione negli Stati Uniti di un movimento che propugna la c.d.”cancel culture”, vale a dire la rimozione di statue o di intitolazioni di spazi pubblici a personaggi che hanno contribuito, ciascuno nel proprio campo, a forgiare non solo la storia degli Stati Uniti d’America ma anche, guardando a personaggi di epoca maggiormente datata, quella del continente americano.

Non vorremmo che la cultura della damnatio memoriae (che nella storia antica, ma non solo ove pensassimo ai decaduti regimi comunisti dell’Unione Sovietica e dell’Europa Orientale, diventava strumento per rimuovere personaggi caduti in disgrazia) venga importata anche a Verbania dove, l’improvvida proposta degli organi collegiali della Scuola Media “L. Cadorna”, acquisito il parere favorevole espresso dalla giunta comunale con delibera n. 373 del 06.12.21,  vorrebbe portare a dedicare a Gino Strada il plesso scolastico.

Crediamo che la storia non possa e non debba essere cancellata: l’intitolazione al Gen. Cadorna della scuola media ha voluto sottolineare e sottolinea tuttora a nostro giudizio non solo il legame storico di questa famiglia con Pallanza ma anche l’espressione dell’esigenza di rendere viva la memoria storica nazionale, in questo caso nella figura di un militare che ha servito il nostro Paese nel primo conflitto mondiale. Come noto, il Gen. Cadorna ha guidato le nostre Forze Armate in uno dei momenti più critici della Prima Guerra Mondiale, culminato nella disfatta di Caporetto dell’Ottobre 1917 e sono state ascritte al Gen. Cadorna misure particolarmente drastiche per il mantenimento della disciplina all’interno del Regio Esercito, misure che prevedevano la decimazione dei soldati.

Nel ritenere che occorra approcciarsi al personaggio con la necessaria attenzione al contesto militare e storico nel quale egli si è trovato a vivere e ad assolvere alle proprie responsabilità, crediamo che sia fortemente pericoloso giudicare determinati personaggi del passato attraverso le lenti del punto di vista attuale in quanto occorre lasciare alla storiografia, alla formazione didattica ed ai convegni di contenuto storico il compito di apportare i necessari contributi atti ad approfondire il profilo di questo militare, senza avere la pretesa – con una delibera di cambio di intitolazione – di esprimere improprie ed inappellabili sentenze che non competono a chi svolge attività didattica e formativa e, perciò, è chiamato al delicato compito di trasmettere alle giovani generazioni un bagaglio di conoscenze e gli strumenti, anche critici, per sviluppare un pensiero libero.

Crediamo pertanto che tale richiesta di cambio di intitolazione sia assolutamente inopportuna e ci uniamo all’appello formulato dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma che hanno chiesto al Prefetto di non autorizzare il cambio di intitolazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sulla questione torna anche la Lega Salvini. Dopo l’intervento già pubblicato del consigliere Michael Immovilli, ecco quello del neo segretario della Sezione della Lega di Verbania, Luigi Airoldi:

Mi associo e plaudo al comunicato attraverso cui dieci associazioni cittadine si oppongono in queste ore, con motivazioni ferme e condivisibili, all’intitolazione della scuola media Cadorna a Gino Strada. Giusta la presa di posizione dei rappresentanti delle realtà locali che si sono, tra l’altro, appellate al Prefetto del Vco per fermare una scelta, quella fatta da Sindaco e centrosinistra, che consideriamo sbagliata e contro ogni principio di buon senso. Si porti la discussione a Palazzo Flaim,  di modo che possa diventare pubblica. La storia non la si può cancellare per meri motivi di opportunismo partitico, con uno sbrigativo colpo di spugna nel chiuso di una riunione di giunta.

 

                        

                    

  1. il vostro amico ungherese Orban ha epurato un eroe anti-comunista, rimuovendone la statua all’alba…. Da che pulito vien la predica! Senza contare che avete chiesto aiuto proprio al quel compianto signore durante la prima ondata di covid, si vede che molti politicanti perdenti hanno la memoria corta, condita da ipocrisia e mancanza di vergogna!

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  2. Il cambiare nome a una Scuola non cambia la storia, la storia è tale e rimarrà tale, sui libri la possiamo leggere. La Scuola deve essere libera di scegliere. E non sarà ne la prima ne l’ultima volta che “qualcosa” cambia nome. Le persone da ricordare cambiano nei secoli, da secoli, … quindi quale è il problema? E poi hanno scelto una persona che ha donato il suo tempo agli altri per salvare vite umane, per la vita, che cosa c’è di più bello di ricordare una persona del genere? E perchè non dare il nome a una Scuola? E’ un segno di rispetto, di riconoscenza e di indirizzo nei confronti dei giovani studenti.

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