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DAL COMUNE CONTRIBUTI PER STUDENTI UNIVERSITARI

DAL COMUNE CONTRIBUTI PER STUDENTI UNIVERSITARI

Gli studenti universitari residenti a Verbania possono fare domanda di contributo al Comune per spese di alloggio, spese di affitto ed accessorie (es. bollette utenze, spese condominiali); trasporti,  spese relative a mezzi di linea (es. treno, autobus, traghetto) mentre sono escluse spese di trasporto con mezzi propri (es. carburante e autostrada);  acquisto libri di testo per sostenere gli esami universitari.  Possono inoltrare domanda gli studenti in possesso dei seguenti requisiti:    essere iscritto ad un corso universitario nell’anno accademico 2024/2025    /    aver ottenuto almeno il 70% dei crediti formativi relativi all’anno accademico 2024/2025 in relazione al piano di studi prescelto: bisogna considerare solo gli esami relativi all’anno di corso per il quale ci si è iscritti nell’anno accademico 2024 – 2025. Eventuali esami sostenuti relativi ad anni di corso precedenti non concorrono al raggiungimento della percentuale del 70%. Sono presi in considerazione solo gli anni di durata del corso di studi, NON eventuali anni di iscrizione come “fuori corso” o come “ripetente”    /    residenza nel Comune di Verbania    /    età non superiore ad anni 28 alla data di scadenza del bando    /    valore ISEE 2025 del nucleo familiare dello studente pari o inferiore ad euro 30.000    /    aver sostenuto nell’anno accademico 2024/2025 spese relative a canoni di locazione alloggio, trasporti, acquisto libri per gli esami sostenuti. Sono escluse le tasse universitarie.  Domande entro il 15 ottobre 2025, informazioni sul bando sul sito del Comune.

 

  1. Alberto Spriano 10 Ottobre 2025, 20:25

    Un passo avanti con i contributi per gli studenti universitari un gesto concreto che aiuta chi studia a restare e a crescere qui, ma ora bisogna trasformare il sostegno in progetto, la buona volontà in luogo vivo. Palazzo Cioia a Suna, oggi in consolidamento e restauro, è l’occasione: per creare un’Accademia del lavoro condiviso.
    Un luogo dove giovani delle scuole superiori e studenti universitari s’incontrano con imprese, dove si sperimenta, si discute, si costruisce. Spazi di coworking modulabili; laboratori per progetti concreti; una sala per seminari aperti alla cittadinanza; residenze brevi per ricercatori e professionisti; un archivio digitale accessibile alle scuole.
    Non sono parole di circostanza. I contributi comunali per alloggio, trasporti e testi universitari dimostrano che il Comune crede nell’investimento sulle persone. Facciamo sì che quei contributi diventino ingresso reale a opportunità formative: borse progetto ospitate a Palazzo Cioia, stage che nascono dentro i progetti del coworking, collaborazioni con imprese locali che portino lavoro e non solo promessa di lavoro. Così il supporto economico non resta un aiuto temporaneo, ma diventa trave portante di una politica educativa che trattiene talenti e attira nuove energie.
    Penso alle modalità concrete: un tavolo tecnico che metta attorno a un tavolo Comune, università, istituti superiori, imprese e associazioni culturali; un bando pilota di sei mesi per attivare spazi con tutor e progetti sperimentali; un sistema di micro-residenze, un calendario di eventi pubblici che intrecci teoria e mestiere. Cose pratiche, realizzabili, misurabili. E non servono fortune: serve volontà politica, capacità di coinvolgere sponsor e fondi regionali, e il coraggio di credere che la cultura del fare produce ricchezza sociale.
    Palazzo Cioia può diventare il simbolo di una città che investe per creare un ponte tra formazione e mondo produttivo.

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