DAL PD LA BOZZA DI DELIBERA A SOSTEGNO DELLA PROPOSTA DI OSPEDALE UNICO

DAL PD LA BOZZA DI DELIBERA A SOSTEGNO DELLA PROPOSTA DI OSPEDALE UNICO

Il Partito Democratico ha elaborato la seguente bozza di delibera dei consigli comunali a sostegno della proposta di ospedale unico:

Il Consiglio comunale di XXX,

premesso che la relazione dell’Assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta, e le dichiarazioni del Presidente della Regione, Sergio Chiamparino, in occasione dell’incontro tenutosi venerdì 16 ottobre 2015 presso la Sala Ravasio della sede della Provincia del VCO, hanno fornito importanti novità sulle possibili proposte da inserire nel piano regionale dell’edilizia ospedaliera e riguardanti il territorio del VCO,

la Direzione dell’ASL VCO ha predisposto le analisi relative allo stato di salute e ai bisogni di cura della popolazione del territorio; l’attuale organizzazione dei servizi sanitari necessita di essere ammodernata e reingenierizzata per fornire una risposta appropriata ed equa alle necessità dei cittadini;

è necessario

1) fornire una buona assistenza sanitaria alle persone e alle famiglie più fragili a casa e ai lungodegenti nelle strutture intermedie, per evitare che i cittadini debbano ricorrere in modo inappropriato alle strutture ospedaliere per acuti,

2) perseguire, a questo scopo, la realizzazione del Distretto Unico forte per governare l’Assistenza Primaria e potenziare in primis la medicina territoriale, mettendo a frutto pienamente e da subito le professionalità presenti attraverso le aggregazioni funzionali territoriali (AFT) dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta e, a seguire, con le Unità Complesse delle Cure Primarie (UCCP), multidisciplinari e multiprofessionali,

3) completare la rete per l’emergenza (118) con la rete dell’urgenza territoriale (124) per garantire interventi rapidi ed efficaci, continuativi e pertinenti a tutta la popolazione del territorio dell’ASL, nel modo più efficiente e sostenibile,

4) rafforzare i servizi ospedalieri con un’organizzazione, un organico e un’infrastruttura tecnologica che permettano di (a) valorizzare le professionalità esistenti, (b) attrarre ulteriori professionisti di alta qualità, (c) ridare fiducia ai cittadini nei servizi ospedalieri offerti dall’ASL e ridurre la mobilità passiva, 5) migliorare il coordinamento tra i servizi ospedalieri, i servizi territoriali e i servizi sociali;

tutto ciò premesso,

sostiene la proposta di realizzare un ospedale pubblico, nuovo ed unico per l’ASL VCO,

1) che si caratterizzi come ospedale spoke dotato di DEA di primo livello,

2) che sia ubicato in una zona baricentrale, a bassa pericolosità idraulica e idrogeologica, ben raggiungibile dalla viabilità provinciale e con mezzi di trasporto pubblico,

3) che sia costruito attraverso un investimento finanziario privato, che verrà rimunerato con un contratto di locazione, a partire dal momento in cui la struttura sarà consegnata ed entrerà pienamente in funzione,

4) che venga progettato e realizzato con modalità sia di affidamento degli incarichi per la progettazione e la realizzazione dell’opera, sia di verifica dei lavori, tali da garantire da un lato rapidità di realizzazione (entro 4 anni dall’assegnazione degli incarichi) e dall’altro lato alta qualità (edile e tecnologica) della struttura;

chiede che venga finalizzato il piano per la medicina e l’assistenza territoriale e per l’emergenza/urgenza e che venga attuato a partire dal prossimo anno; dà mandato al Sindaco di rappresentare queste posizioni nelle sedi istituzionali preposte e di trasmettere questa delibera alla Regione Piemonte, alla Direzione generale dell’ASL VCO e all’Assemblea dei Sindaci dell’ASL VCO.

Il segretario provinciale del Pd,  Antonella Trapani, e il responsabile welfare, salute e benessere,  Mauro Giudici, hanno pure diffuso il seguente comunicato:

La proposta avanzata dalla giunta regionale in occasione dell’incontro tenutosi venerdì 16 ottobre di realizzare un ospedale pubblico, nuovo ed unico, di riferimento per il territorio dell’ASL VCO permette di fare un ulteriore passo avanti nella costruzione di un sistema sanitario più efficace ed efficiente nel VCO. 

Si è giunti a questa proposta perchè con la giunta Chiamparino si sta cercando di mettere a posto i conti della sanità regionale, mettendo le basi per uscire dal Piano di Rientro siglato dal Governo Cota. 

Il Partito Democratico del VCO ha sostenuto questo percorso con le proprie discussioni e con le delibere assunte in assemblea provinciale, facendo uscire il dibattito politico locale da una impasse che perdurava da molti anni e che non forniva soluzioni concrete e realistiche.

La nuova situazione della politica sanitaria regionale permette ora di avviare nuove iniziative, come richiesto dal PD-VCO nei mesi scorsi. Sta prendendo corpo la sperimentazione sulla medicina territoriale e sulla emergenza/urgenza, che ha ricevuto un’ulteriore spinta dalla decisione di costituire un unico distretto sanitario. Si stanno riaprendo le assunzioni di personale medico-infermieristico. 

La proposta di un nuovo  ed unico  ospedale , a gestione pubblica, per il territorio del VCO è un ulteriore importante  tassello verso la realizzazione di un sistema sanitario al passo con i tempi, che possa fornire servizi di qualità a tutta la popolazione.

“Non è un escamotage elettorale – ha ricordato il presidente della regione Sergio Chiamparino -non stiamo andando in tutte le Province a promettere un nuovo ospedale. Nel Vco salvare i due Dea vorrebbe dire solo allungare l’agonia di un sistema che non si regge più”.

Un progetto da circa 120 milioni di euro per una nuova struttura ospedaliera a gestione interamente pubblica costruita da privati con 300 posti letto in 36 mila metri quadrati. Ora l’Asl Vco spende 4,5 milioni l’anno di manutenzioni, 2,7 milioni di utenze e 6 di servizi appaltati: con un ospedale unico i risparmi sarebbero di circa 8-9 milioni di euro l’anno, somma che si userebbe per pagare il canone alla società che costruirà l’ospedale unico.     

Il PD a livello locale continuerà a dare il proprio contributo ad un processo di cui è stato parte attiva, promuovendo nei consigli comunali l’approvazione di delibere a sostegno di questa proposta. 

 

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