A cura del Comitato 10 Febbraio è stato celebrato questa mattina sul lungolago di Intra il Giorno del Ricordo, ricorrenza annuale per non dimenticare la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata. Dopo il ritrovo sotto la tettoia del vecchio imbarcadero, autorità civili e militari del territorio si sono dirette verso la targa e l’ulivo posti al parco Cavallotti dove si è svolta la cerimonia. Con gli esponenti del locale Comitato 10 Febbraio, il presidente Volpe e il vicepresidente Sirtori, sono intervenuti il prefetto Sidoti, il questore Nappi, il vicepresidente della Provincia Porini, l’assessore Rabaini, il sindaco di Stresa Severino, il rappresentante della provincia di Novara Gneli. La professoressa Maria Canale, ex consigliere comunale, si è soffermata sulle tragiche vicende di cui nella giornata si fa memoria e sul sacrificio di Norma Cossetto. Nella sua analisi storica non è mancato il riferimento al silenzio che per anni ha circondato queste pagine di storia, tuttora non adeguatamente ricordate, e ne ha tratto spunto per una totale e ferma condanna di ogni forma di negaziosmo delle verità storiche e in particolare di quelle che accompagnano violenze e negazione dei diritti di ogni forma di totalitarismo. Al termine della cerimonia è stata scoperta la nuova targa posta accanto ad un ulivo sul luogo del ricordo della tragedia di tutte le vittime delle Foibe a cura del Comitato organizzatore e del Comune. Intanto il Comitato 10 Febbraio ha scritto al Presidente della Repubblica e al Procuratore del Tribunale dell Aja per chiedere la revoca della onorificenza a Tito del titolo di Cavaliere di Gran Cordone in segno di rispetto verso tutte le vittime.
Nelle foto alcune fasi della cerimonia