DALLA LEGA ACCUSE DI INCOERENZA SULLA QUESTIONE ARPA

DALLA LEGA ACCUSE DI INCOERENZA SULLA QUESTIONE ARPA

La vicenda della chiusura dei laboratori Arpa del Vco è oggetto di un comunicato di Roberto De Magistris della Lega Norda, che  condivide nel merito l’ordine del giorno presentato dal consigliere comunale  Vladimiro Di Gregorio di Sinistra Unita contro la chiusura sancita dalla giunta Chiamparino  e causata dal piano di riorganizzazione logistica redatto dall’assessore Reschigna.  È’ curioso notare  – osserva De Magistris – quanta incoerenza si sia manifestata durante il consiglio comunale. Infatti, il 28 gennaio del 2013 quando in Regione governava la iunta Cota, il consigliere Di Gregorio presentò un ordine del giorno praticamente uguale a quello attuale,  dove si chiedeva il mantenimento del laboratorio di Omegna. In quell’occasione, con interventi accalorati, i vari consiglieri di centrosinistra di allora accolsero l’odg e si profusero in aperte critiche verso la Regione governata da Cota. Addirittura il consigliere Tigano chiedeva una riforma costituzionale al fine di sopprimere le Regioni. Il consigliere Giani invece, per non smentirsi, criticava l’acquisto degli F35 e le spese inerenti alle missioni di pace, Marcella Zorzit criticava i tagli indiscriminati e generalizzati ai servizi, Carlo Bava poneva l’accento sull’importanza della tutela dell’ambiente,  mentre Claudio Zanotti ricordava “le eccellenze raggiunte dalla sinergia di tutti gli enti, compresa l’Arp, tassello importante insieme ad Asl e Provincia.” In pratica tutto il centrosinistra si schierava in difesa dei laboratori Arpa, contro la giunta Cota.  Oggi invece, con Chiamparino e Reschigna al governo della Regione,  consiglieri e giunta di centrosinistra si “piegano agli ordini di scuderia” come dichiarato da Di Gregorio e rigettano lo stesso documento che avevano elogiato e accolto nel 2013. Anzi, il sindaco respinge l’accusa di essere piegati agli ordini di scuderia e aggiunge: “non riceviamo ordini”, difende le scelte della Regione e dichiara: “è giusto che la Regione intervenga, i conti ereditati non permettono di tenere aperte le strutture”. In realtà il risparmio è tutto da dimostrare, è incomprensibile che si chiuda Omegna, con gli edifici di proprietà e con attrezzature seminuove, per spostare tutto a Vercelli in affitto in una nuova struttura, affrontando costi elevatissimi e non quantificati cui seguiranno nel tempo i costi per la movimentazione dei campioni.

 

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