
Sull’accordo transattivo tra Provincia del Vco e Regione Piemonte con la legge di bilancio di quest’ultima che prevede 17 milioni di euro per la Provincia e conseguente arrivo di 14 milioni, giungono le dichiarazioni del presidente Arturo Lincio e della segreteria provinciale del Partito Democratico. Ecco la comunicazione diffusa oggi da Lincio:
Il 21 marzo è stata pubblicata la legge di bilancio n. 9 della Regione Piemonte. E’ la previsione finanziaria per il triennio 2019/2021. L’inserimento degli articoli 8 e 10 nel bilancio regionale non arriva a caso. E’ il risultato di due distinte azioni che hanno caratterizzato questi due mesi: da un lato il confronto politico e fruttuoso del Presidente della Provincia, dr. Arturo LINCIO con il vice presidente della Regione Aldo RESCHIGNA; dall’altro lato il lavoro infaticabile e discreto dell’avvocato e giudice Carlo CRAPANZANO che ha curato nei minimi particolari tutti gli aspetti tecnico-giuridici confrontandosi continuamente con l’avv. Giuseppe PICCARRETA, che era la controparte incaricata dalla Regione Piemonte per la stesura della transazione. I due professionisti non hanno lesinato di lavorare giorni e giorni anche fino a ora tarda pur di raggiungere un accordo soddisfacente.
La bozza di transazione definita da CRAPANZANO e PICCARRETA e con l’approvazione di LINCIO e RESCHIGNA, verrà sottoposta a fine mese alla approvazione definitiva della Giunta regionale e degli organi della Provincia di Verbania. Ma la serietà e la professionalità dimostrate nella trattativa hanno portato il Consiglio regionale del Piemonte ad approvare il bilancio di previsione con già all’interno i termini dell’accordo, ancor prima che questo fosse firmato.
Nel dettaglio, l’accordo prevede che per gli anni 2015, 2016 e 2017 la Regione Piemonte versi alla Provincia 3 milioni di euro per ciascun anno per un totale di 9 milioni (art. 8). Per garantire le funzioni amministrative derivanti dalla riforma Delrio, a decorrere dal 2019 la Regione verserà la ulteriore somma annuale di 4 milioni di euro (art. 10). Per l’anno 2018 la somma è di ulteriori 4 milioni, dei quali 3 milioni sono già stati anticipati a fine dicembre 2018 e residua quindi 1 milione di euro. Dopo la firma della transazione, quindi, arriveranno 14 milioni di euro dei 17 oggetto di transazione (la Provincia ha già ricevuto 3 milioni di euro a fine dicembre). Il Presidente LINCIO disporrà, di conseguenza, la rinuncia al contenzioso pendente presso il Tar Piemonte la cui udienza è fissata per il 12 giugno.
L’ulteriore eccellente notizia è che a seguito della modifica al Decreto-Legge 135/2018, ora l’art. 11-quater, comma 1-quinquies prevede che la Provincia del Verbano Cusio Ossola riceva già da quest’anno almeno il 60 per cento dei canoni idrici dalla Regione Piemonte, che dovrebbe essere di circa 6-8 milioni di euro all’anno.
LINCIO esprime particolare soddisfazione e riconosce al vice presidente RESCHIGNA, che ringrazia, la fattiva e fruttuosa collaborazione che ha portato all’importante risultato. Un grazie particolare va rivolto al giudice Carlo CRAPANZANO che, con assoluta dedizione e discrezione, e con grande professionalità, ha effettuato con il collega di Torino la stesura tecnica della bozza poi confluita nel bilancio della Regione Piemonte. LINCIO è convinto che su queste basi iniziali si possa aprire finalmente una eccellente prospettiva di sviluppo economico e sociale della Provincia, infatti anche grazie alle nuove norme nazionali, arriveranno ogni anno almeno 10-12 milioni di euro ( ovvero oltre a 4 milioni l’anno per la delega di funzioni , 6-8 milioni l’anno per i canoni idrici). Per il 2019, in definitiva,arriveranno 20-22 milioni di euro (14 per il residuo della transazione e da 6 a 8 milioni di euro per i Canoni Idrici). Non è che un buon inizio, in attesa di ulteriori provvedimenti allo studio per le Province a livello nazionale.
Ed ecco il comunicato “Fondi Provincia: i meriti a chi ha lavorato. Da Costa a Reschigna” diffuso dalla segreteria provinciale del Partito Democratico:
Apprendiamo con soddisfazione che la lunga trattativa originata dal confronto avviato dal presidente Costa nel 2017 e dalla sua amministrazione in merito al riconoscimento dei canoni demaniali dovuti alla provincia del Vco per le annualità 2012, 2013 e 2014 ha portato alla conclusione odierna di un negoziato fondamentale per l’ente del Tecnoparco. I 17 milioni concordati sono composti da un conguaglio sulle annualità 2016, 2017 e 2018, come già confermato dal vicepresidente Reschigna, di quanto previsto sui fondi attribuiti alla provincia dal riconoscimento della specificità montana (frutto di una legge del centrosinistra).
Appare quindi evidente che il Partito Democratico a tutti i livelli ha operato per la salvaguardia dell’ente Provincia, in un gioco di squadra. I meriti, quindi, vanno attribuiti a chi ha operato e lavorato, con obiettività. Per quanto attiene al recente provvedimento legislativo approvato dal Parlamento, di riconoscimento di una percentuale di canoni demaniali alle province, consigliamo al presidente Lincio prudenza per non ripercorrere la strada della giunta Nobili che spese soldi che non esistevano. Non si possono iscrivere a bilancio tali fondi, e tantomeno annunciarli, vista la necessità di attuazione attraverso apposito provvedimento legislativo regionale e visti i dubbi interpretativi riscontrati in tema di compatibilità della norma con le direttive comunitarie.
Nelle foto Arturo Lincio, Stefano Costa e Aldo Reschigna